Polizze vita, possibile accedervi per un ex malato di tumore
15 mag 2017 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Mai fermarsi al primo rifiuto
Una diagnosi di tumore è una notizia tragica nella storia di una famiglia, per fortuna oggi grazie ai progressi della medicina sono in tanti a sopravvivere a un evento così infausto. Non volendo ovviamente entrare nel campo medico, ci limitiamo ad analizzare una delle tante ricadute di un tumore sulla vita di tutti i giorni: che succede nell'ambito dell'assicurazione sulla vita?
Chi attraversa e supera una malattia così grave spesso si è trovato nella condizione di vedersi negata una polizza vita proprio a causa della patologia. Eppure secondo le statistiche della FAVO, la Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, più della metà dei malati di tumore guarisce e il 27% ha un'aspettativa di vita simile a quella di chi non si è mai ammalato. Quando dunque passano gli anni e siamo riusciti a superare la malattia e tutte le paure ad essa connesse, in molti pensano a una polizza che possa garantire un futuro sereno.
Fino a poco tempo fa le possibilità per i “lungo-sopravviventi oncologici” di accedere a questi prodotti era pressoché nulla, ma oggi le cose sono molto cambiate e le associazioni invitano a non arrendersi al primo rifiuto. Da parte delle compagnie assicurative c'è oggi molta più apertura e disponibilità, ma occorre precisione. Non basta indicare alla voce “malattie pregresse” tumore, ma bisogna specificare di che tumore si tratta, a quale organo, lo stadio, il livello di pericolosità, quali trattamenti sono stati fatti e tutta una serie di altri parametri che possano garantire l'accesso a questo tipo di prodotto.
Certo anche ottenendo la polizza il prezzo da pagare sarà molto più alto. Falso. Sempre ricordando che ogni situazione è diversa dall'altra e che si valuta a seconda della condizione clinica dell'assicurando è possibile che il premio da versare sia più alto, ma è anche un diritto dell'assicurato che questo scenda di anno in anno quanto più ci si allontana dalla patologia, fino a diventare nel tempo praticamente uguale a quello di una persona che non ha mai affrontato una neoplasia. Questa tendenza segue l'approccio medico che vede abbassarsi le possibilità di recidiva quanto più ci si allontana dal primo episodio.
Il consiglio è dunque di non accontentarsi di un diniego generico alla richiesta di una polizza vita, ma di insistere perché il proprio caso venga valutato nello specifico dall'assicuratore tenendo conto di tutti i parametri di salute e delle più recenti evidenze scientifiche.
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