Prezzi benzina alle stelle, dove trovare la meno cara
7 mar 2022 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Ogni giorno un nuovo record. Benzina e diesel hanno superato di gran lunga la soglia dei due euro al litro e la corsa non accenna a rallentare. La ragione principale è il conflitto tra Ucraina e Russia che ha scatenato anche una speculazione secondaria. Per riuscire a risparmiare oggi è ancora più importante trovare il distributore più conveniente.
Le ragioni del rialzo
Con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ci sono state forti ripercussioni su tutta la nostra vita. Anzitutto c’è la tragedia umanitaria a scuotere le coscienze: le inaccettabili vittime del conflitto, i milioni di rifugiati. Subito dopo ci sono le conseguenze economiche. Le sanzioni verso la Russia in parte si ritorcono contro il sistema internazionale, l’economia ormai globalizzata se prende provvedimenti verso un Paese non può evitare contraccolpi. Tra i più gravi c’è l’aumento dei prezzi dei carburanti e del gas che hanno raggiunto cifre record.
Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani intervistato da Sky Tg 24 ha definito “il caro carburante è una colossale truffa ai danni delle imprese e dei cittadini italiani”, spiegando che “non esiste motivazione tecnica di questi rialzi e la crescita non è correlata alla realtà dei fatti, è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi”.
Il governo corre ai ripari
Nel frattempo il governo cerca di trovare una soluzione immediata a questo problema. Tra le proposte c’è un tetto massimo al prezzo delle materie prime energetiche: gli operatori sarebbero obbligati a comprare il gas e il petrolio non oltre un certo importo, misura possibile ma di difficile attuazione.
Si cercano ulteriori fondi per sostenere famiglie e imprese e a lungo termine soluzioni che ci permettano di essere meno dipendenti dalle importazioni russe.
Come risparmiare sul pieno
In attesa che le istituzioni mettano a punto soluzioni efficaci dobbiamo cercare di trovare il prezzo migliore della benzina. Piccole differenze tra distributori ci sono sempre state e continuano ad esserci anche in questo periodo di emergenza.
Esistono le cosiddette “pompe bianche” dette anche ‘no logo’, sono distributori di carburante senza marchio, ossia non appartenenti alle grandi compagnie petrolifere. Si tratta spesso di imprenditori indipendenti e hanno una presenza regionale o provinciale.
In Italia se ne stimano circa 8.000. In genere, ma non è automatico, propongono un prezzo più basso perché possono risparmiare su costi rilevanti come il personale, solitamente ridotto al minimo, la pubblicità e il marketing.
Anche pochi euro in questo periodo possono davvero fare la differenza, se poi si pensa anche al costo per la polizza Rc Auto.
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