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RC auto, incidenti e mediazione.

23 mar 2012 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.

Conciliazione obbligatoria in caso di sinistro stradale. Ad un anno dall’introduzione dello strumento della mediazione civile e commerciale, detta anche conciliazione, si allargano i confini e le materie trattabili. Oltre alle controversie relative a diritti reali, successioni ereditarie e divisioni, locazioni e comodati, contratti bancari etc., sono stati ricompresi, come previsto dalla legge, altri settori: le liti condominiali e, soprattutto, il risarcimento danni da circolazione di veicoli e natanti. Si tratta forse delle materie per cui si litiga di più visto che alcune ricerche parlano di oltre 300mila cause aperte tra competenza dei tribunali e giudici di pace solo se si considera l’Rc auto.

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Mediazione non vuol dire applicare la legge

Cominciamo allora col fugare i principali dubbi e i maggiori fraintendimenti legati alla mediazione, spiegando che si tratta di una procedura economica, semplice e rapida, che punta a risolvere le controversie grazie all’aiuto di un professionista imparziale, il mediatore, che può essere un avvocato, ma anche un commercialista, un ingegnere o altro professionista abilitato da un Organismo autorizzato. Non serve farsi assistere da un legale, anche se c’è la possibilità di farlo. È bene chiarire che il mediatore non difende una parte, non concilia emanando una sentenza, né agisce secondo quanto stabilito dalla normativa. Il mediatore è del tutto imparziale e aiuta le parti a trovare un accordo che le soddisfi, anche in modo creativo.

Ieri…

Fino a ieri, chi voleva ottenere un risarcimento danni a seguito di sinistro doveva inviare raccomandata alla propria assicurazione o a quella della controparte, descrivendo l’accaduto, le responsabilità e quantificando danni a cose e persone, procedura descritta dal codice delle assicurazioni del 2005.

Decorso inutilmente il tempo (60 giorni per danni alle cose) entro cui la compagnia assicuratrice avrebbe dovuto formulare una proposta di indennizzo, l'interessato poteva avviare la causa davanti al tribunale competente per territorio.

…e oggi. Da dove si comincia

Oggi non è più così. Bisogna rivolgersi obbligatoriamente a un organismo di conciliazione riconosciuto e registrato presso il Ministero della giustizia (sono centinaia). L'Organismo nomina il mediatore della controversia e invia alla/e controparte/i un invito a partecipare alla mediazione. Il primo incontro è fissato per legge entro massimo 15 giorni dal deposito della domanda presso la segreteria nazionale. Il mediatore convoca le parti che insieme o in modo individuale espongono le proprie ragioni, i propri interessi e pretese, gli atti e i fatti collegati.  La procedura di mediazione deve terminare entro 120 giorni.

Insieme alla domanda si pagano circa 50 euro per le spese di avvio della mediazione e l’indennità di mediazione (una tariffa stabilita dal ministero in base al valore della controversia che la parte sceglie di indicare nella domanda).

Vantaggi

“Tutti gli atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento di mediazione sono esenti dall'imposta di bollo e da ogni spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura. Il verbale di accordo è esente dall'imposta di registro entro il limite di valore di 50.000 euro, altrimenti l'imposta è dovuta per la parte eccedente” dice il decreto legislativo n. 28 del 2010 che ha introdotto la mediazione. La tassa di registro, che può essere ad imposta fissa o percentuale, può variare dall’1 al 15%. Ciò significa che è possibile risparmiare sulla imposta di registro fino a 7.500 euro. Inoltre, in caso di accordo, le spese di mediazione (fino a 500 euro), vengono restituite sotto forma di credito d'imposta. In caso di mancato accordo o mancata comparizione della controparte, il credito di imposta arriva a 250 euro.

Ma non si tratta solo di vantaggi economici. Nella migliore delle ipotesi, le controversie, anziché attendere le lungaggini dei tribunali e scontare i costi degli avvocati, saranno risolte in 4 mesi o meno, ad un costo contenutissimo. C’è addirittura chi stima benefici per tutto il sistema della giustizia, sostenendo che con la mediazione saranno risolte il 50% delle controversie nell’ambito dell’Rca e il 7% di tutte le cause civili.

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