Rc auto: previsti rincari per il 2023
12 dic 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Si stimano aumenti fino al 6%
Negli ultimi anni abbiamo sempre testimoniato il percorso virtuoso che le compagnie assicurative stanno portando avanti – spinte dalle rimostranze degli automobilisti – per ridurre i prezzi della Rc Auto in Italia. In effetti si erano avuti buoni risultati, grazie all’impegno di tutti e a una maggiore concorrenza che i comparatori online come Facile.it hanno portato in un mercato che è stato ingessato per decenni. A causa dell’ondata di inflazione questo percorso rischia di fare passi indietro e di vedere nuovi aumenti l’anno prossimo.
Un 2023 difficile
Le associazioni di consumatori denunciano il rischio, nel 2023, di forti aumenti della polizza assicurativa obbligatoria per circolare. Assoutenti si aspetta una stangata da 605 milioni per l’anno prossimo con rincari per ogni polizza fino al 6%. Secondo i calcoli dell’associazione dei consumatori il prezzo medio potrebbe passare dai 310 odierni a 328,6 euro.
L’aumento generalizzato dei prezzi colpisce trasversalmente tutti i reparti merceologici e come tutte le aziende stanno operando dei correttivi sui loro listini, c’è da aspettarsi che lo facciano anche le compagnie assicurative. La speranza è che quando questo fenomeno si andrà mitigando a livello internazionale, anche la Rc Auto possa riprendere il cammino virtuoso che stava faticosamente portando i premi assicurativi in Italia al livello degli altri Paesi europei.
Il problema del risarcimento diretto
L’inflazione però non è l’unico scoglio del 2023. Nell’ambito assicurativo rischia di abbattersi un’altra scure, quella del risarcimento diretto. Inserita nella Legge sulla Concorrenza, dal primo gennaio lecompagnie con sede legale in altri Stati membri Ue ma operanti in Italia saranno obbligate a questa procedura secondo cui il risarcimento viene fatto dall’assicurazione di chi ha subito l’incidente, questo poi verrà rimborsato dalla compagnia di chi ha causato il sinistro.
Pensata per agevolare l’assicurato, rischia però di ritorcersi contro l’utente. “Il risarcimento diretto fa acqua da tutte le parti – denunciano in una nota congiunta Furio Truzzi, Presidente di Assoutenti, e Alessandro Mostaccio, Segretario Generale del Movimento Consumatori – una misura che si è trasformata in un ginepraio di vessazioni che ha alterato profondamente la struttura del mercato assicurativo, minando il patto di fiducia tra assicurazioni e assicurati. Il sistema del forfait tra compagnie va profondamente rivisto e va ripristinato un minimo principio di concorrenza: non devono essere le imprese estere sottoposte all’obbligo del risarcimento diretto ritenuto facoltativo dalla Corte costituzionale tre lustri fa, si deve rendere tale procedura facoltativa per tutti”.
Secondo le associazioni questa misura potrebbe significare per circa due milioni di assicurati un sovraccarico di circa 400 milioni di euro che significherebbe vedere quadruplicato il premio per ogni titolare. Sul tema è attiva anche l’Ivass che sta discutendo questa norma con i rappresentanti ministeriali competenti. Quest’ultimo punto riguarda solo chi ha la Rc Auto con una compagnia non italiana.
In attesa di vedere come si evolverà questa vicenda, le previsioni per il 2023 sono purtroppo pessimistiche sul fronte dei prezzi che continueranno a restare sostenuti almeno per la prima metà dell’anno.
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