Rottamazione auto: ok del Senato, ma fondi non esaltanti
20 lug 2020 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Il confronto con le altre nazioni è impietoso
Via libera definitivo alla rottamazione. Con il voto in Senato che ha definitivamente convertito in legge il decreto rilancio, il bonus previsto per il rinnovo del parco auto è confermato. Andiamo con ordine: nella prima stesura del dl era previsto solo verso i veicoli elettrici o ibridi ma visto il quadro disastroso delle immatricolazioni in Italia, il Parlamento ha esteso il beneficio anche ai veicoli ad alimentazione tradizionale, purché Euro 6, ovvero quelli meno inquinanti. L'approvazione è arrivata in extremis visto che i termini per la conversione in legge sarebbero scaduti il 18 luglio e il Senato è riuscito a dare il suo sì solo il 16.
Qualunque sia stato l'iter, quello che conta è che dal 31 agosto e fino a fine anno (misura pensata appositamente per un periodo di tempo limitato per concentrare le vendite e fare da boost per il settore) sono previsti diversi bonus statali.
Per le elettriche (emissioni di Co2 tra 0 e 20 grammi per km e con un prezzo di listino fino ai 50mila euro Iva esclusa) in caso di rottamazione si può arrivare fino a un massimo di 10mila euro (4mila euro di incentivo che si sommano ai 6mila dell'ecobonus 2019), senza la rottamazione fino a un massimo di 6.500 (2mila euro di incentivo e 4mila e 500 dall'ecobonus). Per le ibride (emissioni di Co2 tra 21 e 60 grammi per km) si avrebbero 4mila euro di incentivo con la rottamazione a cui si sommano i 2mila e 500 dell'ecobonus. Senza rottamazione si arriva a un massimo di 3mila e 500 euro. Per quanto riguarda invece le auto diesel e benzina Euro 6 (emissioni di Co2 tra 61 e 110 grammi per km e con un prezzo inferiore ai 40mila euro Iva esclusa) sono previsti 3mila e 500 euro, che scendono a 1.750 senza la rottamazione.
Il problema resta la taglia dei fondi messi a disposizione. Il legislatore ha messo sul piatto 50 milioni di euro. Il confronto è impietoso con la Francia che ha stanziato oltre 1,3 miliardi, la Germania è in linea per il comparto auto ma ha previsto 1,2 miliardi per i veicoli pesanti come bus e truck. Sfiguriamo anche con la Spagna che ha un bilancio statale più paragonabile al nostro, il Paese iberico ha previsto 100 milioni di euro.
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