Seggiolino antiabbandono: scatta l'obbligo
7 ott 2019 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Un sistema di allarme avviserà il guidatore
Entra in vigore ufficialmente l'obbligo di seggiolino anti-abbandondo. Dopo un lungo iter legislativo, la legge salva bambini, che modifica l'articolo 172 del Codice della Strada rendendo obbligatori questi dispositivi, è realtà. La ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato il decreto attuativo e presto sarà in Gazzetta Ufficiale. Una misura che si spera possa mettere un argine ai tragici casi di cronaca come quello più recente accaduto a Catania: un padre ha lasciato per cinque ore sotto al sole un bimbo che doveva portare all'asilo per un'inspiegabile e tragica dimenticanza.
Quali sono i parametri che richiede la legge? Sul seggiolino ci dovrà essere un sistema di allarme che, connesso allo smartphone, ricorderà al guidatore tramite un segnale sonoro della presenza del piccolo passeggero a bordo (sotto i quattro anni di età). Il dispositivo potrà essere integrato all'origine nel seggiolino, ma può anche essere una dotazione del veicolo, o ancora un sistema indipendente sia dal seggiolino che dal veicolo.
Si tende perciò ad ampliare le possibilità così da agevolare molti di questi apparecchi già in commercio e sarebbero allo studio anche agevolazioni fiscali come spiega una nota del ministero: "In considerazione dell'importanza di questi dispositivi volti a scongiurare eventi tragici come quelli accaduti negli ultimi anni sono allo studio modalità per attuare l'agevolazione fiscale prevista per favorirne l'acquisto ed incrementare le relative risorse".
A parte il caso più recente di Catania, dal 1998 in Italia sono state nove le morti di bambini dimenticati in auto, con un tragico copione che si è ripetuto ogni volta: genitori che dimenticano i bimbi pensando di averli già portati all'asilo. È vero che le famiglie sono già in difficoltà economicamente, ma la speranza è che almeno per un tema come questo che può salvare vite umane non ci sia polemica; sarebbe anche da indignarsi per il ritardo dell'introduzione di questo elemento nelle nostre vite: è un classico caso in cui una tecnologia semplice e presente da anni (del tutto simile infatti al cicalino che ci ricorda di indossare le cinture) può facilmente mettersi a disposizione del nostro benessere.
I casi di dimenticanza appaiono assurdi a guardarli dall'esterno, eppure possono capitare a tutti; grazie a questa innovazione nessuno sarà più costretto a pensare: “Non pensavo che sarebbe potuto succedere anche a me...”
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