Si avvicina il requiem per il diesel?
28 ago 2017 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Sta per tramontare il tempo delle auto a gasolio?
Qual è il motore del futuro? È ovvio per tutti che la tendenza è sempre più verso l'ecologico, grazie alla spinta che arriva dalla società stessa, supportata e alimentata poi dalle leggi. Difficile però sapere quale sarà il motore del futuro, forse è più facile dire quale non sarà: le recenti normative dell'Unione europea rischiano di rendere antieconomico e quindi di mandare in soffitta il diesel.
Il problema del diesel non è tanto l'anidride carbonica, ma le emissioni di ossidi d'azoto (NOx) e particolato (PM10), gas nocivi per l'uomo che i filtri oggi in uso non riescono a tenere a bada. Le normative Euro 6c, Euro 6d e Euro7 dell'Ue impongono una riduzione ulteriore che richiede alle case automobilistiche un investimento in ricerca e sviluppo ingente al fine di trovare nuovi sistemi o tecnologie capaci di far rientrare le auto in rigidi parametri. Questi investimenti andranno ovviamente a incidere sui costi delle auto, tanto che per le city car o comunque le auto di piccole dimensioni il diesel diventa antieconomico, ma rischia di diventarlo anche per le auto più grandi.
La casa automobilistica Volvo ha già annunciato per quanto riguarda le sue auto la fine dei motori a combustione interna, tutte le vetture saranno perlomeno ibride.
Le auto elettriche e ibride stanno conoscendo una nuova primavera, grazie anche a quelle ad alte prestazioni che coprono una fascia di clienti diversa.
In ogni caso è bene che gli investimenti in tal senso continuino visto che le amministrazioni a tutti i livelli sembrano muoversi in questa direzione: la Francia ha annunciato che a partire dal 2040 metterà al bando benzina e gasolio. A livello locale Parigi vorrebbe bloccare il diesel già a partire dal 2020, mentre a Londra si dovrà pagare una tassa giornaliera di 20 sterline per poter circolare. L’Olanda, prima fra i paesi europei, ha dato inizio ad un iter legislativo per vietarne addirittura la vendita a partire dal 2025 e la Norvegia porta avanti una proposta di legge praticamente identica. Perfino la Germania sta percorrendo strade simili con la possibilità di chiudere il mercato delle auto diesel e benzina a partire dal 2030. Ovviamente in Italia siamo in controtendenza, nel nostro Paese un privato su due compra un'auto a diesel (+15,8% a giugno e +9,3% nel primo semestre 2017). Ma potrebbe trattarsi del canto del cigno, visto che il requiem per il diesel sembra già stato recitato.
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