Autovelox per auto storiche
3 nov 2014 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Auto d'epoca e Rc auto nel mirino della legge di stabilità
Evasori da rc auto e proprietari di auto storiche tremate? Non è proprio così. Con la nuova legge di stabilità 2015 proposta dal Governo e approvata dalla Ragioneria generale dello Stato, arrivano tagli (del valore di 6,1 miliardi di euro) per Ministeri, regioni ed enti locali, ma anche norme utili a raggranellare un po' di soldi per tentare di riequilibrare i bilanci dello Stato. E sotto la bandiera della lotta alle frodi è stata prevista (nuovamente) la possibilità di stanare i mezzi sprovvisti di rc auto attraverso autovelox e varchi elettronici dotati di telecamere.
Senza rc auto? Con la foto arriva la multa
Fatta passare come una rivoluzione, ma in verità non si tratta di una novità sconvolgente. Già dall'inizio di quest'anno la Motorizzazione e gli organi di polizia possono incrociare i dati a loro disposizione e, in particolare, rilievi fotografici catturati con tutor e telecamere delle zone a traffico limitato.
Forse qualcosa è andato storto nell'applicazione o si vuole soltanto ribadire la possibilità di farlo, ma con la nuova legge di stabilità il Governo è intenzionato a poter verificare se i veicoli sono provvisti o meno dell'assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile attraverso qualsiasi mezzo. Non solo con i controlli di polizia stradale e vigili urbani, ma anche con gli “occhi elettronici” sparsi in città e fuori, o disseminati lungo le autostrade e che, aggiungiamo, comunque dovranno essere omologati per tale funzionamento, altrimenti potrebbero fioccare i ricorsi.
Così gli oltre 3,5 milioni di automobilisti che circolano per l'Italia senza pagare l'assicurazione auto dovrebbero tremare. Gli scatti fotografici alle targhe incriminate effettuati con Tutor e autovelox basteranno a stanare l'automobilista senza però che possa essere inviata direttamente la multa. “Manca ancora però la notifica diretta della sanzione, che - precisa il direttore centrale dell'Ania Vittorio Verdone - avrebbe reso la misura più incisiva. Ma forse arriverà una volta operativa la dematerializzazione del contrassegno cartaceo dell' Rc Auto prevista per ottobre 2015''.
Ove il Governo intendesse proseguire con l'introduzione della norma (si tratta pur sempre di un disegno di legge), la vera novità starebbe nella contestazione della frode: fino a oggi doveva essere accertata in tempo reale, cosa un po' improbabile nel caso di “foto” con le telecamere e successivo controllo incrociato con le banche dati, da domani sarebbe accertabile anche in un secondo momento.
Come funziona oggi:
Accertamento con autovelox, controllo dei vigili urbani, contestazione in loco della mancanza della copertura assicurativa. Invito via posta a presentare la polizza o a regolarizzare la posizione.
Come funzionerebbe domani:
Accertamento con autovelox e controllo automatico anche in un secondo momento con invio della sanzione a casa dell'interessato, che dovrà dimostrare di essere in regola o pagare la sanzione e sottoscrivere una polizza.
Auto storiche addio agevolazioni
Abrogati i commi 2 e 3 della legge 342 del 2000. Cosa vuol dire? Niente più agevolazioni fiscali per le auto vecchiotte (oltre 20 anni) ma non vecchissime (fino a 30) e considerate di particolare interesse storico. Anche qui, obiettivo racimolare qualche milionata di euro, disincentivando la circolazione di mezzi datati. L'ossigeno in questo caso andrebbe alle regioni che incassano il bollo.
L'Automoto Club Storico Italiano, a cui devono iscriversi i proprietari di tali mezzi per poter usufruire delle agevolazioni, logicamente contesta ma lo fa con dati alla mano. Partendo da quello sull’età media delle quattro ruote che in Italia è ormai vicino ai 9 anni.
Tra auto under 30 (anni di immatricolazione) e già demolite, circa 375 mila mezzi perderebbero gli sgravi, introiti maggiori, detto in soldoni, di 56 milioni di euro. Ammesso che tutti i proprietari siano disposti a pagare di nuovo una tassa per il proprio mezzo. Mentre l'indotto sarebbe molto colpito: manutenzioni e turismo in primis (quello dei raduni).
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