Vacanze invernali: al via i corridoi Covid-free
11 ott 2021 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
L'ufficialità arriva con l'ordinanza del ministero della Salute
Era una notizia attesa da tutti: da fine ottobre sarà possibile tornare a viaggiare anche fuori dall'Europa, su destinazioni specifiche e senza l'obbligo di quarantena al rientro.
L'ufficialità è arrivata con l'ordinanza del ministero della Salute che ha istituito i cosiddetti corridoi “Covid-free” che consentono – seguendo regole ben precise – di andare in vacanza nei mesi invernali, solo su alcune destinazioni e solo garantendo la massima sicurezza con un una polizza viaggi specifica.
I corridoi turistici: finalmente al mare d'inverno
Gli operatori del settore come tour operator e agenzie viaggi lo chiedevano da tempo: istituire un protocollo per permettere ai viaggiatori italiani di raggiungere le classiche mete delle vacanze invernali a medio o lungo raggio.
Le possibilità c'erano tutte, l'esitazione delle istituzioni era soprattutto dovuta alle garanzie che i Paesi ospitanti sono capaci di dare. Se per una vacanza nell'Unione Europea ci sono già regole definite per partenze e arrivi, andare fuori dai confini Ue rischia di essere complicato e di scatenare nuovi focolai di coronavirus al rientro.
Per questo finora era possibile recarsi in altri Paesi solo per motivi familiari, di salute o di lavoro, ma non per vacanza. Per evitare di dare il colpo di grazia a un settore – quello turistico – tra i più colpiti dalla pandemia, finalmente si è riusciti a trovare una soluzione.
L'ordinanza del ministero della Salute istituisce in via sperimentale, e con precisi protocolli di sicurezza, corridoi turistici Covid-free per mete turistiche extra UE, in particolare Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto (limitatamente alle zone turistiche diSharm El Sheikh e Marsa Alam).
Per partire è necessario il green pass, ma non è sufficiente: va inoltre presentato un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti alla partenza. Un altro tampone va fatto prima del rientro in Italia e un altro ancora all'arrivo negli aeroporti nazionali.
Non basta: se la vacanza è più lunga di 7 giorni dobbiamo considerarne un altro ancora a metà del soggiorno.
Assicurazione viaggio obbligatoria
L'ordinanza non lascia spazio a dubbi: oltre a tutti i tamponi per verificare la negatività del soggetto, per partire è necessario dotarsi di una polizza viaggi.
Lo troviamo scritto nell'allegato all'ordinanza denomitato «Indicazioni volte alla prevenzione e protezione dal rischio di contagio da COVID-19 nei corridoi turistici Covid-free» che spiega tutti gli obblighi da parte tanto dei viaggiatori quanto dei fornitori e in ultimo dice: “Obbligo di adozione di specifiche polizze «Covid» che prevedano l'eventuale rimpatrio sanitario protetto e l'assistenza sanitaria in loco”.
Sono fortemente limitate anche le escursioni una volta arrivati a destinazioni (non vietate del tutto). Gli obblighi da osservare e le regole sono talmente strette che sostanzialmente si potrà partire solo con viaggi organizzati da tour operator che possono gestire le strutture ricettive secondo le norme che richiede il ministero italiano. Non sembra esserci molto spazio al momento per i viaggi fai da te.
Verso una nuova normalità
Per quanto le regole siano molte e le limitazioni significative, l'istituzione dei corridoi turistici resta una buona notizia. Ci da anzitutto la possibilità di tornare a viaggiare anche fuori dall'Europa, offre una boccata d'ossigeno al settore (tour operator e agenzie viaggi) che hanno sofferto molto nell'ultimo anno e mezzo e indirettamente pone l'accento su quanto sia importante la prudenza ogni volta che si viaggia, a partire da una polizza viaggi che copra ogni evenienza.
Questa attenzione verso la tutela assicurativa nei viaggi è stata sicuramente stimolata dalla pandemia, ma è una tendenza che probabilmente resterà in futuro. Il Covid-19 ci ha brutalmente ricordato quanto la salute sia importante e quanto facilmente possa essere minacciata, questo vale ancora di più quando siamo all'estero, anche quando il coronavirus resterà un brutto ricordo, speriamo che resti questa nostra tendenza a proteggerci da ogni imprevisto.
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