Vittime di incidenti stradali, Istat: dato migliore degli ultimi 10 anni
10 ago 2020 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Vittime in diminuzione del 4,8% rispetto al 2018
La situazione è in miglioramento, ma c'è ancora lavoro da fare. I dati sugli incidenti stradali nel 2019 diffusi dal Report ufficiale dell'Istat a livello europeo, fotografano una situazione incoraggiante: il numero di morti per incidenti stradali nel nostro Paese nel 2019 si è fermato a 3.173 vittime, non solo in diminuzione rispetto al 2018 (-4.8%), ma anche il dato più basso degli ultimi 10 anni.
Più di 3mila persone vittime della strada però non ci inducono certo a festeggiare. Anche il computo dei feriti resta alto: 241.384 (anche questi in calo dello 0,6% su base annua). Segue il trend anche il numero complessivo di incidenti con lesioni a persone che ammontano a 172.183 in Italia, in lieve calo rispetto al 2018 (-0,2%).
Interessante il dettaglio sulle vittime che può aiutarci a indagare quali sono i rischi maggiori: dei 3.173 morti del 2019, 2.566 sono uomini e 607 donne. I conducenti deceduti sono 2.222, i passeggeri 417. Gravissimo il bilancio dei pedoni che ammonta a 534.
Come siamo messi nel confronto con l'Europa? Nell'Ue (ancora a 28 perché include i dati del Regno Unito) quasi 25mila persone sono decedute in incidenti stradali, contro le 31.595 del 2010, con una riduzione nel decennio del 22,1%. In Italia si registra il risultato migliore, con una diminuzione del 22,9% su 10 anni. Tra il 2018 e il 2019, il numero delle vittime diminuisce del 2,3% nella Ue28 (In Italia con il nostro -4,8% su base annua siamo dunque sopra la media).
Il nostro Paese si colloca al sedicesimo posto nella graduatoria europea per numero di incidenti e di vittime, stabile rispetto al 2018. Un buon piazzamento soprattutto perché siamo abituati a uscire con le ossa rotte da qualsiasi confronto con gli altri Paesi dell'Unione in quasi tutti gli ambiti. In questo caso comunque sembra che si sia diffusa una certa prudenza e, vista la larga diffusione delle scatole nere, è ipotizzabile che un contributo sia arrivato da lì.
Ad ogni modo il report ci dice che le nostre strade non sono certo un mondo incantato, continuano ad esserci vittime, feriti e danni e finché non avremo il numero zero nelle colonne di morti e feriti, la nostra attenzione non deve mai venire meno. È essenziale uno stile di guida prudente e attento (innumerevoli gli studi che dimostrano che al primo posto tra le cause di incidenti ci siano la distrazione del guidatore e l'eccesso di velocità), oltre ad una buona assicurazione che ci possa tutelare dalle conseguenze di un sinistro (anche in questo caso è disarmante constatare come milioni di vetture girino senza una RC Auto, obbligatoria per legge).
Qualche spiraglio di ottimismo può arrivare dalla tecnologia, i sistemi di sicurezza attivi e passivi montati sulle nostre automobili si fanno sempre più efficaci. Tutto può concorrere ad abbattere il numero di vittime nella speranza di poter scrivere presto un post sul nostro blog con il titolo: “Nessuna vittima per incidenti quest'anno in Italia”.
Articoli recenti
Assicurazione auto contro calamità naturali: cosa c'è da sapere
Pneumatici: dal 15 novembre vanno messi quelli invernali
Nuovo Codice della Strada, a breve l’entrata in vigore
Italia e auto elettrica: una sfida tra bassa diffusione e infrastrutture in crescita
Guide sulle Assicurazioni
Come funziona l’assicurazione interventi chirurgici
Cos’è l’assicurazione Key Man per le aziende
Le polizze Ramo I sono a capitale garantito?
Quali sono le vaccinazioni obbligatorie per il cane
Compagnie e intermediari assicurativi
Scopri le compagnie che operano nel mercato italiano e quali sono i prodotti che offrono.