Digitale in crescita: il 60% delle polizze è online
2 dic 2024 | 2 min di lettura
La maggior parte delle polizze si sottoscrive online. Secondo la Ricerca sul Consumatore Digitale di Italian Insurtech Association (IIA) e Join Business Management Consulting, in collaborazione con Reale Mutua e Liferay, ormai le assicurazioni via web hanno raggiunto una quota del 60%. Un balzo notevole rispetto al 2022, quando si erano fermate al 47%.
Il divario tra fisico e digitale è destinato ad ampliarsi: il 79% dei consumatori dichiara infatti di voler acquistare una polizza digitale in futuro.
Si tratta di una tendenza che, come in molti altri settori, va consolidandosi. Spostandosi anche verso il mobile. Gli acquisti conclusi da smartphone sono stati infatti il 36%, contro il 25% della rilevazione precedente.
Il sorpasso delle polizze online
Ma perché il digitale ha così tanto successo? Il primo fattore è la convenienza economica. Riducendo i costi di intermediazione, molte compagnie sono in grado di offrire online prezzi migliori. Ma non solo. Conta anche la maggiore semplicità dei processi di acquisto.
Agli utenti piace, in particolare, la possibilità di gestire in autonomia l’acquisto: l’85% degli intervistati, infatti, preferisce un percorso self-service, che possa essere supportato da un operatore solo in caso di necessità.
Sempre più rilevanti (indicati da più di un cliente su due) sono poi la chiarezza dell’offerta e l’importanza della personalizzazione.
Digitale e gestione dei sinistri
La digitalizzazione non riguarda solo il momento dell’acquisto, anche se nelle fasi successive gli italiani sembrano essere più tradizionalisti. La propensione a usare i canali digitali nella denuncia dei sinistri si ferma al 31%. Una percentuale notevole, ma che è ancora la metà rispetto a quella delle sottoscrizioni online.
AI: interesse e diffidenza
Cresce l’interesse nei confronti degli assistenti basati sull’intelligenza artificiale: il 55% dei consumatori si dichiara pronto a utilizzarli durante l’acquisto, mentre il 48% li considererebbe per la denuncia dei sinistri. La ricerca però sottolinea il persistere di una certa diffidenza: i clienti hanno paura di non essere compresi immediatamente, con un conseguente allungamento dei tempi. Gli operatori fisici restano quindi figure importanti, anche perché – in un certo senso – rassicuranti.