Mercato auto: le prospettive per il 2025 restano negative
4 dic 2024 | 3 min di lettura
Non accenna ad invertire la tendenza che vede mese su mese il pesante crollo delle immatricolazioni auto in Italia. Novembre fa registrare ancora una volta un dato negativo. Con 124.251 unità vendute, il calo è del 10,8% rispetto allo stesso mese del 2023. Mentre nei primi undici mesi dell’anno si è registrato lo 0-2% in meno, con 1.452.973 immatricolazioni.
Previsioni per il 2025 ancora negative
E’ legittimo prevedere che il consuntivo dell’intero anno chiuderà più o meno sui livelli del 2023, con 1.566.000 auto vendute, con un calo sul livello dell’anno che ha preceduto la pandemia, ossia sul 2019, del 18,3%. E a ciò si aggiunge che le prospettive per il 2025 non appaiono positive. Dall’inchiesta mensile condotta dal centro studi Promotor a fine novembre emerge inoltre che solo il 5% dei concessionari interpellati prevede per i prossimi mesi vendite in aumento, il 37% ipotizza stabilità sui bassi livelli attuali mentre il 58% si attende un calo delle immatricolazioni.
Le ragioni alla base del calo
La situazione italiana non rappresenta un’eccezione, ma anzi, appare in linea con quella degli altri Paesi dell’Unione Europea. Le ragioni del mancato recupero da parte del mercato dell’auto dell’Unione dei livelli ante-pandemia secondo l’analisi condotta dal centro studi Promotor “vanno ricercate essenzialmente nella politica per la transizione energetica nella mobilità dettata all’Unione”.
A ciò va aggiunto un potere d’acquisto dei consumatori fortemente ridimensionato: gli aumenti dei prezzi delle auto hanno prodotto un calo della domanda di auto nuove e un rinnovato interesse per il mercato delle auto usate che consentono di risparmiare anche sul premio della polizza Rc auto. “A tutto questo si aggiunge il fatto che la maggior parte degli acquirenti di auto elettriche le compra come auto da aggiungere a quella o quelle già possedute. Per cui all’acquisto di un’auto elettrica corrisponde generalmente un incremento del parco”, prosegue l’analisi.
Il mercato dell’auto elettrica
A novembre rallenta anche il mercato dell’auto elettrica. Il mese scorso, in particolare, sono state immatricolate 6.601 vetture full electric, in calo del 17,1% rispetto al novembre 2023, con una quota di mercato pari al 5,3% (dal 5,7% del novembre 2023). Negli 11 mesi le auto elettriche registrate nella penisola sono 59.126, in linea con lo stesso periodo dello scorso anno (-0,6%), con una market share pari al 4,1%, analoga al periodo gennaio-novembre 2023. Al 30 novembre il parco circolante elettrico italiano risulta composto da 272.105 auto. Considerando tutte le alimentazioni, il mercato auto italiano segna a novembre una flessione del 10,8% a 124.618 unità immatricolate, attestandosi negli 11 mesi sugli stessi livelli del 2023, con 1.457.505 immatricolazioni (-0,2%).
Una situazione paradossale: più auto in circolazione, ma vendite in calo
Per Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, nel nostro Paese si starebbe verificando una situazione per molti aspetti paradossale. Le vendite di auto nuove sono molto depresse, ma il parco circolante continua ad aumentare e ciò nonostante che la popolazione sia in calo. Prima della crisi da pandemia nel 2019, secondo l’Isfort (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti), il tasso di motorizzazione in Italia era pari a 65,6. Ciò significa che per ogni 100 abitanti circolavano 65,6 autovetture. Nel 2023 questo tasso è salito a 69,4 ma è aumentata anche l’età media delle auto circolanti con ripercussioni negative sia sulla sicurezza della circolazione che sull’ambiente.