Rc auto: per il Modulo Blu digitale arriva l’alt dei consumatori
22 nov 2024 | 3 min di lettura
In un mondo sempre più digitale, anche il vecchio “Cid”, ossia il modulo blu da utilizzare per chiudere un eventuale incidente stradale in maniera amichevole, si prepara ad essere sostituito da un’app sullo smartphone o da un file da compilare direttamente su una pagina digitale. L’Ivass ha avviato l’iter di revisione del Regolamento Isvap n. 13/2008 introducendo la facoltà di denuncia di sinistro Rc auto attraverso applicazioni mobili o web, che di fatto digitalizzano il cosiddetto “Modulo Blu”, ossia la Constatazione amichevole di incidente (Cai).
Lo stop delle associazioni dei consumatori
Ad aver manifestato molte perplessità su questa innovazione sono alcune associazioni dei consumatori e degli agenti assicurativi secondo cui nel passaggio vi sarebbero più rischi che opportunità: per questo motivo hanno suggerito di rinviare l’adozione del nuovo modulo in attesa della riforma dell’Rc Auto, annunciata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per la fine dell’anno o nei primi mesi del 2025.
In Italia si sono registrati nell’ultimo anno 1,8 milioni di sinistri tra veicoli: di questi circa l’80% (oltre 1,44 milioni) sono stati gestiti tramite procedura di Constatazione amichevole di incidente. La portata di un eventuale cambiamento del modulo è quindi decisamente ampia.
Come funziona oggi il Modulo Blu
Il Modulo Blu (o CAI) è un documento prestampato che serve a denunciare alle compagnie assicurative un sinistro tra veicoli a motore. Il modulo deve essere compilato con una serie di informazioni quali luogo e data della collisione, dati anagrafici dei conducenti e dei contraenti delle polizze Rc auto, dati relativi ai veicoli e alle compagnie assicuratrici, circostanze del sinistro e indicazioni di eventuali feriti e testimoni. Il documento prevede inoltre una sezione utile a riprodurre con un disegno i dettagli dell’incidente. Come hanno ribadito in una nota ufficiale le associazioni dei consumatori,” se il modulo viene firmato da entrambi i conducenti dei veicoli coinvolti nel sinistro, vale come accordo sulla dinamica dell’incidente e consente la riduzione dei tempi di gestione del sinistro”.
I punti critici del passaggio a un sistema digitale
Alcune associazioni di consumatori Assoutenti, Confconsumatori, Movimento Consumatori, insieme allo Sna - Sindacato nazionale degli agenti di assicurazione, si sono rivolte all’Ivass (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) per esprimere le proprie osservazioni sull’introduzione del nuovo Modulo Blu digitale sulla constatazione amichevole di incidente. Come hanno sottolineato in una nota stampa congiunta, “Eliminando l’obbligo a carico delle compagnie di assicurazione di consegna del modulo cartaceo, sostituendolo con una applicazione informatica, si potrebbe complicare la sottoscrizione di un accordo tra i conducenti nell’immediatezza di sinistro, a maggior ragione nei casi in cui i sottoscrittori sono persone con scarsa dimestichezza nell’uso delle tecnologie informatiche”.
La Cassazione, con la sentenza n.15431/2024, ha recentemente confermato che il modulo Cai, sottoscritto da entrambi i conducenti, determina una presunzione, salvo prova contraria da parte dell’impresa di assicurazione, che il sinistro si sia svolto con le modalità e le conseguenze indicate su quel modulo.
“Evidenti quindi le problematiche legate a facili errori di compilazione su un dispositivo di piccole dimensioni come uno smartphone. Anche alcuni aspetti legati alla privacy degli utenti destano preoccupazione, considerando che il modulo può contenere anche dati sensibili sanitari di eventuali feriti. Si sottolinea inoltre come i dati raccolti dalle compagnie di assicurazione non possano poi essere utilizzati per scopi diversi come, ad esempio, attività di marketing”.