Sanità, l’Italia spende poco
12 dic 2024 | 2 min di lettura
In pratica, 15 miliardi in più all’anno. Una cifra molto lontana dall’incremento previsto attualmente, che si ferma a 2 miliardi l’anno.
Guardando oltre l’Europa, il confronto non è affatto migliore. Tra il 2009 e il 2018, la spesa sanitaria complessiva (pubblica e privata) è aumentata del 10%, contro una media dei Paesi Ocse del 37%.
La spesa diventa privata
L’erosione dei finanziamenti alla sanità pubblica è una tendenza che va avanti da più legislature. Negli anni, ha comportato un carico sempre maggiore della spesa sanitaria sulle famiglie. In pratica, gli italiani sono costretti a spendere per prestazioni un tempo fornite dal settore pubblico.
Nel 2022, spiega lo studio, la spesa sanitaria delle famiglie è stata di 38,7 miliardi di euro. Una cifra in aumento, che si deve in gran parte allo spostamento verso la sanità privata e solo per una piccola parte al pagamento dei ticket.
Tra il 2000 e il 2010, l’incremento è stato contenuto, pari allo 0,8%. Poi l’accelerazione, con un aumento del 5,9% tra il 2010 e il 2019, prima che la pandemia portasse a una riduzione di mezzo punto percentuale.
Il ruolo di assicurazioni e imprese
Vista l’esigenza di aprire il portafogli, lo studio sottolinea come si stiano facendo spazio assicurazioni e imprese. Le polizze volontarie, fino a qualche anno fa non molto diffuse, nel 2021 hanno finanziato spese sanitarie per circa 4,5 miliardi di euro.
In crescita è anche la copertura delle imprese che assicurano ai propri dipendenti il rimborso delle spese sanitarie.