Universale e interna ma non solo
10 set 2012 | 3 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Chiarezza sulle classi di merito
Tante le domande arrivate nella sezione commenti. Frequenti quelle sulla classe di merito e in particolare se sia possibile utilizzare la classe di merito di un veicolo su un altro veicolo anche di categoria diversa.
Una doverosa premessa su cosa rappresenta la classe di merito. È il termometro di virtuosità del conducente: chi fa più incidenti paga di più e scende nella classifica delle classi, determinando in parte il premio. Le classi di merito universali (CU) vanno dalla 1 alla 18. La classe di merito universale è quella standard utilizzata da tutte le compagnie secondo regole comuni e che permette il trasferimento della propria situazione assicurativa da una compagnia all’altra. Quando si parla di classi di merito interne, invece, si tratta di classificazioni utilizzate dalle singole compagnie secondo scale di valori proprie, utilizzabili appunto solo internamente come parametro per la determinazione del premio. Queste sono nate perché, arrivati in classe 1, la migliore, ci si è chiesti come differenziare un assicurato con classe 1 da un anno e uno con classe 1 da 10 anni.
Dal 2007 tutto cambia
In passato, chi assicurava il proprio veicolo entrava dal fondo delle classifica (ma non dalla classe 18), dove i premi sono maggiori. La classe 18 è la classe minima a cui si può arrivare a seguito di sinistri, ma è anche la classe di assegnazione dei veicoli da assicurare senza attestato di rischio, nei casi in cui sia scaduto da più di 5 anni o perché non è stato maturato (ad esempio a seguito del non completamento dell’annualità precedente). Grazie a un comportamento virtuoso, l’assicurato poteva salire di classe di anno in anno dalla classe base (la 14) e vedersi ridurre il premio.
Dal 2007, si è potuto usufruire della classe di merito di un familiare convivente. Per esempio: il figlio neopatentato ha potuto assicurare la propria auto entrando con la classe di merito del padre virtuoso, usufruendo, dunque, della sua storia assicurativa. È possibile conservare la classe di merito per 5 anni dalla scadenza indicata sull’ultimo attestato di rischio, dopodiché non è più utilizzabile.
La regola è applicabile quando Il contraente vende il proprio veicolo e ne compra un altro, lo consegna in conto vendita, non lo possiede più per rottamazione, furto o esportazione all’estero.
Tuttavia, per usufruire della classe di merito altrui bisogna assicurare la stessa tipologia di veicolo (auto con auto, moto con moto, ciclomotore etc.) ed essere un familiare convivente oppure un soggetto persona fisica (non azienda) che assicura un secondo veicolo.
Sali e scendi
In caso d’incidente con responsabilità principale la classe di merito CU salirà di 2 classi. Nel caso gli incidenti si causino si scende di un gradino.
Se i danni sono stati causati al 50% non c’è malus, ma la percentuale viene annotata sull’attestato di rischio e al successivo incidente la percentuale di colpa di sommerà a quella già indicata e superato il 51% di responsabilità si scivolerà nelle CU. Altrimenti, per cancellare l’episodio dalla propria fedina assicurativa, è possibile rifondere alla compagnia una somma pari a quella del risarcimento effettuato.
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