Incidenti con animali selvatici: dove e come avvengono
6 feb 2025 | 3 min di lettura

Gli incidenti che hanno coinvolto animali selvatici sono un rischio più concreto di quanto si pensi. Nel 2024, l’Osservatorio dell’Asaps (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale) ha registrato 199 incidenti significativi, cioè con persone ferite o decedute. Il dato, in aumento del 3,1% rispetto all’anno precedente, è parziale perché – spiega l’osservatorio – non è possibile tracciare i sinistri con danni alle sole cose, anche perché non sono coperti dalla Rc Auto obbligatoria. I casi sarebbero quindi migliaia.
Lo scorso anno le vittime sono state 14. Erano state 11 nel 2023 e 16 nel 2022. I feriti sono stati 254. Erano stati 232 nel 2023 e 227 nel 2022.
Le caratteristiche dei sinistri
La raccolta dati sul fenomeno non è semplice. Le segnalazioni ottenute dall’Asaps pervengono dai 600 referenti sul territorio e dalle cronache della stampa.
La maggior parte dei sinistri (147) avviene di giorno. Ma, considerando che con il buio la circolazione è molto meno sostenuta, è particolarmente alta l’incidenza degli scontri registrati di notte (52). Sono avvenuti sulla rete ordinaria 191 incidenti, solo 8 nelle autostrade e extraurbane principali.
In 148 casi il veicolo che ha impattato contro l’animale è stato un'autovettura, in 60 casi un motociclo, in 12 un velocipede. In un caso, è stato coinvolto un autocarro. Il totale dei veicoli coinvolti è superiore al numero degli incidenti perché in alcuni sinistri sono rimasti coinvolti mezzi diversi.
La mappa
Al primo posto negli incidenti gravi con investimenti di animali c’è la Campania con 32 sinistri. Segue il Piemonte con 17, Abruzzo e Sardegna con 15, Liguria e Marche con 14, Toscana, Lombardia e Lazio con 13, Puglia con 12, Emilia-Romagna con 9, Sicilia con 7, Friuli-Venezia Giulia con 6, Trentino Alto Adige e Veneto con 5, Molise con 4, Calabria con 3, infine Basilicata e Umbria con 1.
I consigli per ridurre i rischi
Vista la ricorrenza degli incidenti, l’Asaps ha stilato una lista di consigli, per tentare di ridurre i casi. Nelle zone che si sa essere frequentate da animali selvatici, una delle soluzioni potrebbe essere la progettazione di sottopassaggi lungo le strade extraurbane. Utili sarebbero reti ad alto impatto lungo le arterie principali e catarifrangenti che funzionano da dissuasori.
L’osservatorio incoraggia poi automobilisti e forze dell'ordine a segnalare i casi, per creare una mappatura più precisa e, di conseguenza, promuovere interventi mirati.
In caso di “incontro ravvicinato”, l’Asaps consiglia di disinserire gli abbaglianti, perché potrebbero bloccare l'animale in mezzo alla carreggiata. Per quanto possibile, bisognerebbe provare a evitare di sterzare bruscamente.
I motociclisti, che sono gli utenti più a rischio in questo tipo di incidenti, dovrebbero avere ulteriore prudenza nelle zone più frequentate da animali, soprattutto lungo i rettifili e al tramonto.
Attenzione poi quando è in corso lo sfalcio dell'erba ai bordi della strada, perché gli animali potrebbero fuggire disorientati.
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