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L'Ue vuole l'elettrico nel 2035: assicurazioni verso il cambiamento

11 feb 2025 | 3 min di lettura

foto paolo assi1 11dic

La Commissione europea ha confermato l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica per il settore auto entro il 2035 anche se ha delineato un approccio più flessibile riguardo alle multe per le case automobilistiche che non rispetteranno i limiti di emissioni di CO2. L’Europa, insomma, continua a puntare su una transizione tecnologica che consenta l’adozione di soluzioni innovative, con un focus particolare sugli e-fuel senza escludere, però, altre opzioni. Difficile capire quali saranno le ripercussioni sia a livello di industria che di tariffe come l'Rc auto.

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E-fuel sì, biocarburanti nì

In una comunicazione ufficiale, Bruxelles ha sottolineato l’importanza di mantenere un approccioneutrale dal punto di vista tecnologico”, riconoscendo agli e-fuel un ruolo chiave nell’ambito della revisione delle normative previste. La comunicazione non fa riferimento ai biocarburanti, settore a cui l’Italia è molto interessata: l'Ue si limita a menzionare la “produzione e distribuzione di carburanti per trasporti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio”, senza entrare nei dettagli.

La questione multe

I limiti di emissione fissati per quest’anno potrebbero comportare sanzioni tra 15 e 16 miliardi di euro, secondo l’Acea se non verranno rispettate dai costruttori di auto. La questione, però, resta ancora aperta: non ci sono novità concrete riguardo alla proposta della Commissione anche se si è avviato un dialogo con il settore automobilistico per affrontare tutta la questione regolamentare e strategica. Secondo quanto si apprende da Bruxelles, verranno esplorate soluzioni immediate per tutelare la capacità di investimento del settore, valutando possibili flessibilità che consentano al comparto di rimanere competitivo, senza compromettere gli ambiziosi obiettivi del 2025.

Non si ferma la transizione verso l'elettrico

La Commissione europea ha ribadito che, nonostante la flessibilità sulle multe, l’Ue non rallenta la transizione verso l’elettrico. Tra i temi sul tavolo nei prossimi incontri, c'è l’innovazione, la leadership tecnologica, la sicurezza dell’approvvigionamento e la creazione di infrastrutture di ricarica. In tutto questo, Bruxelles sottolinea che la spinta verso la decarbonizzazione del settore automobilistico non subisce battute d’arresto, poiché gli standard CO2 sono considerati strumento per fornire certezze a lungo termine e per canalizzare gli investimenti necessari a raggiungere gli obiettivi climatici.

Effetti sulle assicurazioni

L’evoluzione legata alla decarbonizzazione del settore automobilistico avrà un impatto significativo anche sulle assicurazioni: con un numero crescente di veicoli elettrici e con l’introduzione di carburanti alternativi come gli e-fuel, le assicurazioni dovranno adattare le offerte in modo da rispondere a nuovi rischi e necessità specifiche. La diffusione dei veicoli elettrici, se comporterà il ridimensionamento dei rischi legati ai motori a combustione interna, andrà a introdurre nuove sfide in termini di copertura per danni alle batterie e agli impianti di ricarica. Non solo: l’aumento della domanda di infrastrutture di ricarica potrebbe creare rischi di responsabilità legati a guasti o incidenti durante la fase di ricarica.

La seconda vita delle assicurazioni

Con le nuove auto elettriche le compagnie assicurative potrebbero essere chiamate a rivedere le proprie politiche di pricing, adattandosi alla transizione verso una mobilità più sostenibile. Le flessibilità previste dalla Commissione europea potrebbero, infatti, avere un impatto anche sulla stabilità e sulle proiezioni economiche del settore automobilistico, influenzando indirettamente i premi assicurativi e la gestione del rischio. L’incertezza legata a modifiche normative e nuove tecnologie porterà le compagnie a rivedere le proprie strategie se vogliono restare competitive e allineate con i cambiamenti del mercato.

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