Romania e Bulgaria: novità per i viaggi nel 2025
8 gen 2025 | 2 min di lettura
Dal primo gennaio 2025, Romania e Bulgaria entrano a pieno titolo nell’area Schengen. Una novità che riguarda imprese e imprenditori, ma anche milioni di viaggiatori che decidono di muoversi da o verso i due Paesi.
Cos’è l’area Schengen
L’area Schengen è la più grande area a libera circolazione del mondo. È nata nel 1985, con l’abolizione dei controlli alle frontiere tra Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Adesso, con l’ingresso di Romania e Bulgaria, comprende 29 Paesi: 25 sono membri dell’Ue (cioè tutti i Paesi dell’Unione tranne Cipro e Irlanda), cui si aggiungono Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.
Già lo scorso 31 marzo erano stati aboliti i controlli su tratte aeree e marittime. Il 12 dicembre, all’unanimità, il Consiglio Ue ha approvato anche la rimozione dell’ultima barriera: i controlli interni terrestri da e per la Bulgaria e la Romania. I confini dell’area Schengen si spostano così sensibilmente verso est.
Cosa cambia
Ma cosa vuol dire di preciso “libera circolazione”? Oltre alla possibilità di spostare le merci senza dazi, i cittadini possono viaggiare senza controlli alla frontiera. Le autorità nazionali possono comunque effettuare delle verifiche, specie in momenti e circostanze che richiedano maggiore sorveglianza. Eccezioni a parte, però, i cittadini dell’area Schengen (italiani compresi) possono entrare in Bulgaria e Romania senza dogane né check-point.
L’appartenenza a Schengen comporta anche altre opportunità: i cittadini dei Paesi membri possono restare come turisti fino a tre mesi in un altro Stato, senza visto. Possono inoltre risiedere, lavorare e studiare in un Paese Schengen diverso da quello d’origine godendo degli stessi diritti dei locali. Restano ovviamente gli obblighi che valgono ovunque (come quello di viaggiare con un documento d’identità) e il buonsenso (che invita a sottoscrivere un’assicurazione di viaggio soprattutto se la destinazione è estera).