Di più e più pesanti: gli attacchi informatici nel 2024
24 ott 2024 | 2 min di lettura
Gli attacchi informatici sono una minaccia per le imprese in tutto il mondo. Ed è un fenomeno che riguarda anche le assicurazioni, alle prese con risarcimenti sempre più consistenti.
Il costo delle violazioni
Secondo il report di Allianz Commercial intitolato “Cyber security resilience 2024”, nei primi sei mesi del 2024, la frequenza delle richieste di risarcimento per danni informatici di grandi dimensioni (superiori al milione di euro) è aumentata del 14%, accompagnandosi a un aumento delle gravità del 17%.
I dati sono ancora più preoccupanti se si considera che il confronto è con un anno – il 2023 – che aveva visto un incremento del numero dei risarcimenti del 41%. In sostanza: ci sono più richieste da parte delle imprese, colpite in modo sempre più severo. In due casi su tre, si tratta di problemi legati a violazioni della privacy e alla perdita di dati.
Perché il conto si fa più pesante?
L’aumento delle perdite legate alla violazione della privacy, spiega Allianz Commercial, è dovuto soprattutto a due tendenze. Da una parte, ci sono i criminali informatici che hanno intensificato la caccia ai dati personali, appetibili perché spendibili sui mercati neri di Internet. Sono infatti diventati un obiettivo anche per gli attacchi ransomware, che puntano così a monetizzare non solo attraverso il riscatto ma anche tramite questo bottino di informazioni.
Dall’altra, si è assistito a un incremento delle azioni legali collettive (le cosiddette class action), con le quali i clienti e i partner avvertiti della violazione dei dati chiedono un risarcimento all’azienda responsabile della falla.
La tendenza è particolarmente visibile negli Stati Uniti, che da sempre sono la patria della class action. Nel 2023, faceva capo agli Usa il 41% delle richieste di risarcimento da danni informatici. Nella prima metà del 2024, la quota è salita al 72%.