Furti auto: il mercato nero dei ricambi si conferma tra le prime cause
11 ott 2024 | 3 min di lettura
La piaga dei furti d’auto torna a preoccupare le famiglie italiane, soprattutto quelle residenti al Sud. Ad alimentare il fenomeno sembrano essere l’aumento del valore dei veicoli, sempre più avanzati tecnologicamente, e un certo dinamismo del mercato nero dei ricambi causato dalla domanda di quelli usati.
Oltre a scegliere le opportune coperture contro il furto al momento della stipula della polizza Rc auto, occorre anche mettere in pratica alcune buone abitudini per ridurre i rischi, tra cui selezionare attentamente il luogo in cui si parcheggia ( evitando di lasciare l’auto in zone isolate o poco illuminate), utilizzare dei sistemi antifurto, non lasciare oggetti di valore nell’abitacolo o borse o zaini in vista.
Le dimensioni del fenomeno in Italia
Secondo quanto emerge dai dati del Ministero dell’Interno, i furti di auto in Italia nel 2023 sono in ulteriore aumento, da 81.497 nel 2022 a 84.733 nel 2023 (+4,0%). Se nel 2021, per effetto ancora delle restrizioni dovute alla pandemia, si era assistito a una lieve ripresa del fenomeno (+3,7% rispetto al 2020), nel 2022 i furti di autovetture hanno subìto una forte accelerazione (+18,9%) e con l’aumento registrato nel 2023 sono tornati agli stessi livelli che si registravano negli anni pre pandemia (nel 2019 le autovetture rubate erano circa 85 mila).
In rapporto ai veicoli circolanti nel 2023 sono state rubate 2,07 auto ogni 1.000 circolanti, in aumento sia rispetto al 2022, quando erano 2,03, sia rispetto al 2021, quando erano 1,72.
Se da un lato aumentano i furti, dall’altro però, aumenta il numero dei veicoli recuperati, la cui incidenza rispetto a quelli rubati passa dal 37% (oltre 25.300 veicoli) del 2021, al 44,7% del 2023 (quasi 38.000 veicoli recuperati): la percentuale più elevata degli ultimi anni, secondo quanto riporta ANIA nella pubblicazione L’assicurazione italiana 2022-2023.
Al Sud cresce il rischio furto: Calabria maglia nera
Anche nel 2023 il Sud si conferma l’area del Paese con l’incidenza dei furti maggiore rispetto al numero di autovetture circolanti (4,43%, un dato stabile rispetto al 2022): in questa area del Paese, infatti, poco più del 42% dei veicoli rubati viene recuperato dalle Forze dell’Ordine.
In Calabria si osserva invece l’incremento del numero dei furti più elevato d’Italia rispetto all’anno precedente 35,8%), seguita dalla Basilicata (16,7%,) e dalla Campania (3,4%). Il Molise e la Puglia mostrano invece una riduzione del 6% dei furti, mentre rimangono stabili in Abruzzo.
Occorre rilevare che in Campania e in Puglia si concentrano oltre il 90% dei furti dell’Italia meridionale e quasi la metà di quelli dell’intero Paese. Anche nel 2023, la regione con l’incidenza più elevata di furti in rapporto alle autovetture circolanti a livello nazionale è la Campania (6,39), seguita dalla Puglia (5,12%).
Nel 2023 il Centro mostra un aumento del numero dei furti del 5,2%: si passa da 15.765 a 16.587 autovetture rubate e solo il 38% di questi viene poi recuperato dalle Forze dell’Ordine. Nel Nord del Paese si registra un aumento medio del numero dei furti pari al 10,2% e circa la metà dei veicoli rubati viene recuperato dalle Forze dell’Ordine.