Incidente all’estero? Ecco che cosa fare
26 ago 2024 | 2 min di lettura
Quando c’è un sinistro in Italia, tutti i possessori di un’assicurazione obbligatoria sanno (o dovrebbero sapere) quali sono i passaggi per ottenere un indennizzo. Ma cosa succede se l’incidente avviene all’estero o con un veicolo immatricolato in un Paese diverso? Gli Stati membri, su impulso di una direttiva Ue del 2000, hanno adottato procedure specifiche. Questa è quella che riguarda l’Italia.
Cosa fare in caso di incidente all’estero
Il meccanismo coinvolge diversi soggetti. Ma il primo punto di riferimento è la Consap. L’Europa, infatti, obbliga gli Stati a individuare un “centro d’informazione”, per assistere gli assicurati e aiutarli a individuare l’assicuratore estero. Nel caso dell’Italia è, appunto, la Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici.
È da qui che inizia la trattativa per la liquidazione del sinistro. La controparte è il mandatario, cioè un soggetto che ogni assicuratore Rc Auto deve nominare in ciascuno Stato membro se vuole operare in Europa.
Può succedere che non sia stato nominato un mandatario. In questo caso interviene l’organismo d’indennizzo. Cioè, in Italia, la Consap. Che rientra in campo anche in un altro caso: quando mandatario o assicuratore sforano i tre mesi, tempo limite per inviare una proposta di risarcimento o per fornire un rifiuto motivato.
E se neanche questo intervento funzionasse? Una direttiva del 2005 permette alla parte lesa (cioè all’assicurato che non ha ricevuto alcun indennizzo) di citare in giudizio nel proprio Paese l’assicuratore del veicolo straniero.
Gli incidenti con veicoli stranieri in Italia
Quando il sinistro avviene in Italia e coinvolge un veicolo immatricolato all’estero, la procedura è diversa.
Le richieste di risarcimento possono essere indirizzate all’Ufficio Centrale Italiano, ossia l'Ufficio Nazionale di Assicurazione per i veicoli a motore in circolazione internazionale, che dialogherà con l’ufficio estero omologo.
Gli incidenti fuori dall’Europa
Queste regole riguardano i Paesi dello Spazio economico europeo, cioè un gruppo di Stati anche extra Ue (come la Svizzera o la Norvegia). In questi casi, la richiesta di risarcimento dovrà essere inoltrata alla compagnia assicurativa estera del veicolo coinvolto. Con la possibilità di coinvolgere il Bureau Carta Verde locale, cioè l’omologo dell'Ufficio Nazionale di Assicurazione.