Pensionati all'estero: tra vantaggi fiscali e nuove opportunità
27 nov 2024 | 2 min di lettura
Negli ultimi anni cresce il numero di italiani che, raggiunta la pensione, sceglie di trasferirsi all’estero.
Questo fenomeno, inizialmente riservato a pochi sognatori, sta diventando una realtà per molti, spinto da ragioni economiche, climatiche e di qualità della vita.
Ma cosa rende questa scelta così allettante e quali reali motivi nasconde? Su Assicurazione.it, leader nel confronto tra assicurazioni viaggio, approfondiamo il tema.
Vantaggi economici e fiscali per i pensionati all'estero
Uno dei principali motivi che spinge molti pensionati a trasferirsi fuori dall’Italia è il risparmio economico. Paesi come il Portogallo, la Bulgaria e Cipro offrono condizioni fiscali molto vantaggiose, unite a un costo della vita nettamente inferiore.
Ad esempio:
- In Portogallo, i “residenti non abituali” non pagano imposte sul reddito per i primi dieci anni.
- In Bulgaria, le pensioni sono completamente esenti da tasse senza limiti di tempo.
- A Cipro, l’aliquota fiscale si ferma al 5%, rendendo il paese particolarmente interessante per chi desidera ottimizzare le proprie risorse.
Questi vantaggi, uniti a costi di affitto e di beni di consumo più bassi rispetto all’Italia, permettono ai pensionati di vivere in modo più agiato, magari vicino al mare o in città dal clima mite e accogliente.
Previdenza complementare e trasferimento: cosa sapere
Quando si pianifica un trasferimento, è fondamentale comprendere come la pensione sarà gestita nel nuovo paese di residenza. La normativa europea tutela i diritti pensionistici, garantendo la piena continuità per chi si sposta all’interno dell’UE.
Un aspetto interessante è il PEPP (Pan-European Personal Pension Product), una forma di previdenza complementare che consente di trasferire i propri fondi pensione tra paesi europei. Tuttavia, è bene ricordare che il PEPP non permette di destinare il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) a questa forma di risparmio.
Non solo estero: le alternative in Italia
Non tutti i pensionati desiderano lasciare il paese. Per molti, una soluzione più comoda è trasferirsi in regioni italiane più economiche, dove il costo della vita è più basso rispetto alle grandi città del Nord. Umbria, Calabria e Basilicata offrono paesaggi suggestivi, un clima piacevole e una qualità della vita elevata, permettendo di risparmiare senza rinunciare al comfort.
Aspetti pratici: burocrazia e salute
Prima di trasferirsi all’estero, è essenziale gestire alcuni aspetti burocratici. Il cambio di residenza è obbligatorio per accedere alle agevolazioni fiscali. Senza questa formalità, si rischia di perdere i benefici previsti.
Per quanto riguarda la salute, è importante verificare la disponibilità di farmaci essenziali e stipulare un’assicurazione sanitaria che copra eventuali emergenze o rimpatri. Questi dettagli, se trascurati, possono trasformarsi in problemi significativi una volta all’estero.