Rc auto, ancora aumenti: ad agosto +6,7%
30 set 2024 | 2 min di lettura | Pubblicato da Christian T.
Niente da fare, il prezzo della Rc Auto continua a salire. Lo confermano le analisi diramate dall’Ivass, Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, dati che trovano conferma anche dall’osservatorio Facile.it con qualche lieve differenza. Tutti i numeri però dicono la stessa cosa: le polizze continuano ad essere più care e a quanto sembra per veder scendere i prezzi dell’assicurazione ci vorrà ancora un po’ di tempo.
I dati sulla Rc auto
Secondo l’Ivass dopo il +7,5% del prezzo della Rc Auto a luglio, anche agosto ha visto una nuova crescita: +6,7% in termini nominali (+5,6% in termini reali), sempre su base annua. Tutte le province italiane registrano incrementi di prezzo, compresi tra il +2,6% di Foggia e il +12,0% di Roma; il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 272 euro, in aumento del +9,7% su base annua e in riduzione del 42,4% rispetto a 10 anni fa.
Un altro elemento che incide sul costo finale è la classe di merito: per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento medio è del +10,4% a fronte di un aumento del +6,1% per gli assicurati in prima classe, i più virtuosi.
I dati trovano conferma anche nelle analisi di Facile.it. Secondo quanto si legge nell’osservatorio, nel mese di agosto 2024 il premio medio Rc auto calcolato in Italia è stato di 634,60 euro. Un po’ meglio rispetto a 6 mesi fa (653,61 euro): in calo del -2,91%. Ma confrontando con lo stesso mese di un anno fa (604,41 euro) la tariffa media fa segnare un +4,99%.
Eppure l’inflazione scende
Questi aumenti fanno riflettere, soprattutto perché non rispecchiano l’andamento dell’inflazione. Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di settembre 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua. Nel mese di agosto era stato del +1,1%.
È anche vero che il calo si deve soprattutto all’evoluzione dei prezzi dei Beni energetici (-8,7% a settembre e -6,1% ad agosto), mentre per i servizi ricreativi, culturali, cura della persona e trasporto la situazione non è ancora stabilizzata. Questo è dovuto anche all’effetto “onda” dell’inflazione che vede molte categorie merceologiche continuare ad aumentare per lungo tempo dopo gli aumenti dei prezzi, per effetto della lunga catena di filiera (nel caso della Rc Auto per esempio possiamo considerare gli aumenti dei prezzi dei ricambi auto che scontano ancora gli apprezzamenti di mesi fa).
Insomma per gli automobilisti ci vorrà ancora tempo prima di vedere il raffreddamento dei costi, per il momento l’arma migliore a disposizione dei consumatori resta sfruttare la concorrenza, ovvero cercare la tariffa migliore in base alle proprie esigenze.