Indagine Ivass: contratti assicurativi ancora difficili da leggere
19 mar 2025 | 3 min di lettura
La strada per trasformare i contratti assicurativi da vero e proprio rebus per i risparmiatori a documenti chiari e comprensibili per tutti è ancora lunga, ma qualcosa sta cambiando. Da diverso tempo infatti, l’Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle compagnie assicurative attive in Italia, sta monitorando la situazione conducendo analisi specifiche. Dall’ultimo aggiornamento emergono però buone notizie: meno termini tecnici e burocratici e più chiarezza su garanzie e franchigie.
Come è stata svolta l’indagine
Dopo la prima indagine svolta nel 2022 sulla chiarezza e semplicità dei contratti assicurativi, l’Ivass ha pubblicato a febbraio un nuovo aggiornamento realizzato sulla base dei dati raccolti nel 2024 con l’obiettivo di verificare i miglioramenti apportati dalle imprese assicurative in termini di comprensibilità delle polizze.
L’indagine 2022 era stata condotta su un campione di 30 contratti infortuni sottoscritti da 30 imprese di assicurazione che rappresentavano complessivamente circa l’80% della raccolta premi del ramo. I risultati, pubblicati a giugno 2023, sono stati poi condivisi con le assicurazioni del campione affinché fossero poi in grado di rivedere i testi e quindi migliorarli.
Al fine di permettere la comparabilità con il Report 2023, la fase di aggiornamento avvenuta nel 2024 è stata condotta con le stesse compagnie del campione originario, sulle medesime polizze e ricorrendo agli stessi indicatori e metodologie.
Una strada ancora in salita
Secondo l’ultima indagine Ivass resiste ancora l’abitudine di utilizzare un linguaggio burocratico e complesso che crea un’inevitabile barriera tra le compagnie e gli assicurati.
In sintesi, resta significativo il livello di esclusione di molti cittadini dalla possibilità di comprendere le parti essenziali di un contratto di assicurazione.
I testi dei contratti assicurativi presentano un livello di difficoltà che in media esclude i cittadini con istruzione elementare. Rispetto alla rilevazione precedente, alcuni contratti possono essere compresi, con qualche difficoltà, da chi ha un diploma di licenza media. Alcuni contratti invece mettono in difficoltà anche i cittadini con istruzione superiore.
I miglioramenti registrati dall’indagine Ivass
Nonostante una serie di criticità, tra cui l’uso ritenuto eccessivo di termini in inglese, ben 23 contratti considerati (su 26) hanno registrato n un miglioramento.
Dalla valutazione effettuata emerge che i suggerimenti dati dall’Ivass alle compagnie assicurative sulla base della prima rilevazione hanno prodotto:
• una diffusa revisione della struttura del contratto grazie all’introduzione dell’uso di sezioni/moduli e rubriche
• un diffuso miglioramento nella comprensibilità del perimetro delle garanzie perché nella rubrica “cosa e come si assicura” si trovano limiti, franchigie ed esclusioni specifiche.
• il permanere di esclusioni valide su più garanzie presentate secondo elenchi puntati, con una formulazione spesso più immediata.
A migliorare è anche la comunicazione relativa ai contatti da utilizzare: alcune imprese hanno bene esplicitato le modalità di contatto tra Impresa/intermediario e cliente, nella pagina iniziale del contratto o in specifici box.
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