Cosa fare in caso di incidente con auto straniera
2 set 2013 | 3 min di lettura
Estate e turismo, cosa fare in caso di incidente con auto straniera
Non solo in estate, ma soprattutto d'estate quando sulle nostre strade circolano migliaia di veicoli stranieri, aumenta la probabilità di avere un incidente proprio con un veicolo di una nazione straniera che abbia quindi l'assicurazione auto e la targa estera. Per fortuna del pil italiano sono ancora moltissimi i turisti che visitano il Bel Paese, sempre più spesso però causa di spiacevoli situazioni: un incidente con un'auto dalla targa estera infatti, da semplice inconveniente vuoi per la lingua, vuoi per i dati da trascrivere, può tramutarsi in uno spiacevolissimo incidente dalle conseguenze difficilmente pronosticabili, un “affaire” in cui è necessario sapersi muovere se non si vuole rimanere danneggiati. Ammettiamo, per esempio, che il veicolo con cui si verifica l'incidente, o il suo guidatore, tanto che si abbia ragione quanto che si abbia torto, non abbia le carte in regola, non possegga tutti i documenti in ordine, per non dire del caso estero in cui l'auto che tamponiamo o che ci tampona non sia assicurata o, extrema ratio, alla fine risulti rubata. Come difendersi da casi come questi, come agire in un apparentemente banale scontro con un veicolo straniero?
Prima di tutto, è necessario accertare e appuntare chiaramente luogo, giorno e ora in cui avviene l'incidente, insieme alle parti dell'auto che hanno subito i danni: questo serve per un'eventuale futura ispezione che servirà ad accertare l'entità del danno. Poi è obbligatorio chiedere e ottenere tutti i dati del conducente del veicolo straniero, del proprietario e del veicolo stesso. Questo serve per rivolgersi all'Uci, l'Ufficio centrale italiano, l'ufficio nazionale di assicurazione situato in Italia e che riguarda i veicoli a motore in circolazione internazionale. All'Uci, a Milano, in Corso Sempione al numero 39 (cap 20145) è necessario inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno in cui indicare nazionalità e targa del veicolo estero, marca e modello, i dati del proprietario dell'auto straniera e i dati della compagnia di assicurazione del mezzo estero. È meglio allegare alla lettera il verbale delle forze dell'ordine che vada a dimostrazione dell'incidente avvenuto, se le forse dell'ordine sono intervenute. Altrimenti è bene allegare copia della constatazione amichevole e copia della carta verde che sia stata esibita dal conducente del veicolo estero: la carta verde infatti funziona da certificato internazionale dell'assicurazione che concede al mezzo di circolare liberamente all'interno di un paese estero, restando in regola con l'obbligo assicurativo del paese visitato.
Nel caso in cui, invece, l'incidente del veicolo italiano avvenga all'estero, all'interno di un paese che rientri nel sistema della carta verde, l'Uci non è più abilitato a fornire assistenza: all'estero infatti non si applica l'indennizzo diretto, per cui non sarà possibile pretendere alcun risarcimento dalla propria assicurazione. Come sempre, prima cosa da fare è registrare ogni informazione sul veicolo straniero e sulla sua compagnia assicuratrice compilando questa volta il “modulo blu”, utile a ricostruire la dinamica del sinistro. In questi casi bisogna avvalersi della procedura prevista dal decreto legislativo 209 del 2005, necessaria a trovare l'assicurazione del veicolo estero che abbia danneggiato quello italiano e per trovare altresì il mandatario nominato in Italia dall'assicuratore estero e utile alla liquidazione del sinistro: ambedue, assicurazione e mandatario, sono descritti sul sito della Consap, alla sezione Centro informazione. Altrimenti sarà necessario scrivere all'Ivass, Via del Quirinale 21 (cap 00187), Roma.
di Franco Canevesio
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