Al via la campagna "Bimbi in auto"
5 set 2018 | 3 min di lettura
Nel 2017 oltre 8mila bambini feriti in incidenti stradali
Seggiolini auto considerati veri e propri salvavita. E' questo il tema della nuova campagna Bimbi in auto lanciata dal ministero delle Infrastrutture e trasporti in collaborazione con ministero della Sanità, Polizia di Stato e le società scientifiche e culturali dei pediatri. La campagna viene attivata attraverso materiali informativi diffusi in ambulatori pediatrici, ospedali, consultori e sui media, in modo da sollecitare e coinvolgere gli adulti sull'assoluta necessità di assicurare i loro bambini, sempre e correttamente, a sistemi di ritenuta idonei durante i viaggi in auto, lunghi o brevi. In quest'ottica la campagna ha realizzato una locandina con semplici istruzioni sull'uso corretto dei dispositivi di ritenuta per bambini.
25 bambini morti nel 2017, oltre 8 mila feriti. La campagna Bimbi in auto fa parte del Piano nazionale di sicurezza stradale - Orizzonte 2020. L'obiettivo fissato è azzerare, entro il 2020, il numero dei bambini che sono deceduti sulle strade italiane, prevedendo l'incremento dei controlli specifici delle pattuglie in servizio. In Italia, infatti, stando ai dati del ministero dei Trasporti e dell’Istituto superiore di sanità, soltanto il 47% della popolazione usa il seggiolino auto (o anche le cinture di sicurezza) correttamente, ma soprattutto costantemente, se trasporta un bambino. Il dato è, a dir poco, allarmante, e i numeri che scaturiscono fuori sono altrettanto gravii: in Italia, nel 2017, sono morti in incidenti stradali ben 25 bambini sotto i 14 anni; oltre 8 mila sono i bambini rimasti feriti. Lutti e lesioni che, per la maggior parte, si potevano evitare se fossero state rispettate le norme sull’uso dei seggiolini in auto e il buon senso”, sottolinea il ministero. Un fenomeno drammatico, che va ben oltre ai risvolti puramente economici - si pensi alla spesa sanitaria, ma anche all'RC auto - connessi alla bassa sicurezza stradale.
L'illusoria percezione di sicurezza. Perché molti genitori italiani non usano il seggiolino auto? La risposta la fornisce Massimo Agnoletti, psicologo esperto di stress e psicologia positiva. “In auto - dice - abbiamo la percezione di una falsa sicurezza. Il materiale ma soprattutto la struttura da cui siamo avvolti ci fanno sentire protetti e al sicuro. Un po' come fossimo in un carro armato”. Questo, però, produce l’illusoria percezione di sicurezza e controllo. “In auto - prosegue Agnoletti - le categorie di spazio e tempo sono distorte rispetto a quando ci si muove a piedi. Questo produce una percezione del pericolo scorretta. Tendiamo, insomma, a utilizzare stessi criteri di percezione del rischio anche in contesti artificiali, come la guida, su un'automobile che può andare decine di volte più veloce rispetto ai nostri limiti biologici”.
Sarà obbligatorio anche il dispositivo anti abbandono. Altro tema legato ai seggiolini auto è quello di dotarli di un sistema anti-abbandono in modo da fermare una volta per tutte i casi di bimbi dimenticati in auto. “Sui seggiolini auto dovrà sempre essere installato un dispositivo anti abbandono. E' sufficiente una piccola modifica al Codice della strada, per scongiurare tante assurde morti, evitando che una distrazione si trasformi in tragedia”, sottolinea il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli.
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