Ania e l’aiuto alle vittime della strada

Ha preso il via solamente qualche giorno fa il nuovo progetto pilota “Ania Cares” che ha il lodevole ed importante scopo di assistere i sopravvissuti ad incidenti stradali e i familiari delle vittime.

Si tratta di un grande e concreto passo in avanti per ciò che riguarda la sicurezza stradale ed il sostegno tangibile a tutte quelle persone che, almeno fino ad oggi, sono state lasciate a sè stesse. Grazie a questa iniziativa a livello internazionale nei prossimi mesi si costituirà una fitta rete di psicologi, reperibili tutti i giorni a tutte le ore in modo da fornire assistenza a coloro che ne hanno bisogno.

Ania Cares è un progetto che avrà durata triennale e, come spiegato dall’Ania, “si passerà dall’elaborazione del protocollo di intervento alla sperimentazione su casi, che diventeranno alcune centinaia nel momento in cui l’iniziativa sarà a regime”.

Di questo nutrito gruppo di lavoro, composto per lo più da specialisti del settore, fa parte anche il noto psicologo Roger Solon che qualche anno fa si occupò di aiutare le vittime del disastroso attentato dell’11 settembre. Nel nostro Paese ci sono delle grandi lacune in quest’ambito: non è sufficiente fare affidamento ad una buona Rc auto perché, in questi casi, si deve fare i conti con una sfera che lo stesso codice civile tende ad ignorare. Ania Cares rappresenta quindi una vera inversione di marcia per il sostegno e l’assistenza indispensabile in questi casi.

Un incidente stradale infatti, oltre che conseguenze fisiche, ha anche un grande impatto a livello psicologico che può arrivare a cambiare per sempre la vita delle persone che ne sono state protagoniste e per tale ragione è necessario puntare i riflettori su questo orizzonte avvalendosi dell’aiuto di professionisti.

 Ecco il filo rosso di questa interessante iniziativa che vuole dare un segno di civiltà, colmando un gap istituzionale considerevole.