Assicurazioni: titoli in ribasso
10 gen 2011 | 3 min di lettura
Giornata nera per i titoli assicurativi quella di mercoledì 5 gennaio. Sul listino Ftse Mib, FonSai è scesa dell'1,6%, Generali dell'1%: nel resto del listino invece Unipol ha ceduto l'1,18%, l'1,7% Milano Assicurazioni e l'1,1% Cattolica. Motivo della debacle l'ipotesi del taglio delle tariffe RC Auto che ha finito per penalizzare un po' tutto il comparto assicurativo di Piazza Affari.
E così, mentre a livello europeo il settore arretrava solo di uno 0,5%, i titoli delle compagnie italiane registravano perdite superiori al punto percentuale: questo all'indomani della denuncia di Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico, che ha parlato di tariffe “inammissibili” se confrontate con la media europea e sull'onda emotiva dell'ipotesi di Isvap che prevede possibilità di riduzioni comprese tra il 15% e il 18%. Secondo quanto dichiarato dal ministro, “per il governo è inammissibile il costo di 400 euro di media contro i 200 euro di media che si trovano nel resto d'Europa. Il problema riguarda tutti”, spiega il ministro secondo il quale è da rivedere, tra l'altro, il meccanismo bonus-malus, “sistema che sembrava funzionare e che invece appare necessario rivedere” spiega Romani. Secondo Centrosim “in un contesto di mercato come quello attuale, per modificare le tariffe Rc Auto è necessario agire sui costi, riducendo cioè la possibilità di frode”. Come? Tramite la costituzione, dice Centrosim, dell'Agenzia Antifrode tante volte citata e mai attivata.
Secondo Centrosim invece “singoli ritocchi dei prezzi tendenti al rinasso degli stessi possono avere impatto negativo sulle valutazioni delle compagnie, soprattutto di Fondiaria e di Unipol, che sono tra le assicurazioni più esposte nel settore, producendo il solo effetto di allungare i tempi di una eventuale ripresa di profittabilità”. Sempre secondo Centrosim, l'intervento normativo tanto sui costi quanto sui ricavi “sarebbe invece in grado di mantenere l'equilibrio nelle dinamiche del settore”.
Il governo intanto stringe i tempi: da lunedì i parlamentari tornano al lavoro dopo la pausa natalizia e Francesco Barbato dell'Idv, relatore del provvedimento alla commissione Finanze punta ad approvare un testo definitivo entro la prossima settimana. Successivamente, spiega Barbato, ci dovrebbe essere l'incontro col ministro Romani, il quale ha annunciato nei giorni scorsi che il governo potrebbe decidere di sostenere il testo.
Secondo Barbato è probabile il varo del provvedimento bipartisan in sede di Commissione con un'accelerazione dei tempi. Sulla questione è intervenuto anche Fabio Cerchiai, presidente di Ania che, al ministero per lo Sviluppo economico ha incontrato per circa un'ora il ministro Romani e il presidente Isvap, Giancarlo Giannini. “Abbiamo convenuto circa la necessità di varare alcuni interventi per ridurre il costo dell'RC Auto” ha dichiarato Cerchiai al termine dell'incontro. “Tra i punti di accordo - ha aggiunto Cerchiai - c'è l'insieme delle norme necessarie a costituire al più presto l'agenzia antifrode, un'agenzia che auspichiamo da parecchi anni”. Secondo Cerchiai l'agenzia “dovrà essere costituita per legge”. I tempi saranno quelli parlamentari, anche se sull'urgenza, specifica il presidente Ania “c'è stata condivisione col ministero e col presidente Giannini”. Cerchiai ha inoltre aggiunto che anche secondo lui è necessario procedere alla revisione del meccanismo bonus-malus. Poi, dai microfoni di Radio24, Cerchiai ha risposto ai dubbi del ministro Romani sostenendo che sono i costi dei sinistri a essere inammissibili, non le tariffe dell'Rc Auto. Secondo il presidente Ania “i costi del sistema assicurativo sono inammissibili perché sono anomali”.
A loro volta, dice Cerchiai, “i sinistri, per l'industria assicurativa, si equivalgono ai costi delle materie prime”, sono cioè un fenomeno esterno alle imprese. Per questo, dice Cerchiai “dobbiamo prima di tutto abbattere il numero e dunque il costo medio dei sinistri, arrivando così alla riduzione dei prezzi. Avessimo il numero dei sinistri che c'è in Francia e avessimo il costo medio francese dei sinistri, avremmo anche i prezzi francesi”.
di Franco Canevesio
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