Auto: poco sharing, ma consapevolezza sull’impatto ambientale
21 nov 2023 | 3 min di lettura
L'83% non rinuncerebbe alla vettura di proprietà
Nonostante il crescente peso economico dell’auto sulle tasche degli italiani, tra benzina, manutenzione, polizza Rc auto, pedaggi autostradali e cambio gomme, alle quattro ruote non si rinuncia: l’Osservatorio 2023 Stili di mobilità di Legambiente-Ipsos in collaborazione con l’Unrae conferma la predilezione di una larga fetta della popolazione per l’uso esclusivo del proprio veicolo.
L’attaccamento degli italiani all’auto di famiglia non sembra, almeno per ora, risentire particolarmente dell’avanzare delle nuove forme di mobilità in sharing. Cresce, invece, la consapevolezza dell’impatto ambientale del suo utilizzo: per questo si sta diffondendo un maggior interesse per l’elettrica o ibrida plug-in, spinto dalla sensibilità ambientale, dai minori costi operativi e dalle crescenti restrizioni alla circolazione in molte città.
Si all’uso esclusivo dell’auto, ma meno inquinante
L’Osservatorio 2023 Stili di mobilità conferma che per l’84% degli intervistati nessun mezzo di trasporto è comodo come l’auto, mentre l’83%, 10 punti percentuali in più del sondaggio precedente, dichiara che non rinuncerebbe mai ad un’auto di proprietà o comunque in uso esclusivo.
Il 45% degli intervistati però si dice favorevole a introdurre una tariffa per circolare in città al fine di migliorare la qualità dell’ariaed il 62% è favorevole a vietare progressivamente la circolazione di mezzi inquinanti nei centri delle città anche se, dopo le limitazioni già imposte ai veicoli Euro 3 e 4, il 54% dei possessori di tali veicoli lamenta un impatto piuttosto notevole sulla propria vita.
La necessità di contribuire a ridurre l’inquinamento da mezzi di trasporto emerge fra chi ha intenzione di cambiare la propria auto: il 25% è propenso all’acquisto di un’auto elettrica o ibrida plug-in. Tra le motivazioni che spingono a cambiare l’auto, dopo il 27% di chi lo farebbe perché la vecchia auto comincia a dare problemi, il 21% è mosso dalla volontà di avere un’auto che inquini meno.
L’elettrico (puro o plug-in) è sempre più apprezzato per le sue qualità “green” e per altri vantaggi economici: il 32% di chi ha intenzione di acquistare un’auto elettrica, lo farebbe perché inquina di meno; invece, il 20% perché ha costi di carburante e di manutenzione inferiori.
Elettrico: costo dell’auto e della ricarica ancora elevati
La larga maggioranza degli intervistati, pari al 65%, conferma la necessità di accelerare l’elettrificazione dei trasporti, anche se questo comporta dei costi economici. Ma un freno alla transizione deriva dal numero insufficiente di colonnine elettriche, come ritiene ben l’80% degli intervistati. E il 47% aggiunge che per convincersi a comprare un’auto elettrica, il costo della ricarica dovrebbe essere più economico.
Per ora a costare di più sembra proprio la stessa autovettura elettrica, che molti intervistati vedono ancora come un lusso per pochi. Di conseguenza, la spinta principale all’acquisto, per il 55% degli intervistati, può senz’altro venire dall’erogazione di sufficienti incentivi economici. Ma, se si decide di convertirsi all’auto elettrica, allora meglio l’acquisto (86%) del noleggio (14%), e molto meglio nuova (89%) che usata (11%).
E quanto al prezzo, il 33% degli intervistati l’acquisterebbe allo stesso prezzo di un’auto tradizionale, il 22% spenderebbe dal 5 al 10% in più, e un altro 19% sarebbe disposto ad investire dal 15 al 20% in più di un’auto tradizionale. Poi, se il prezzo fosse estremamente conveniente, il 48% acquisterebbe subito una vettura elettrica pur non avendo un dispositivo di ricarica a casa o in ufficio.
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