Automobili a guida automatica: il futuro della sicurezza stradale?
15 giu 2020 | 2 min di lettura
Si impedirebbero solo un terzo degli incidenti
La maggior parte degli incidenti automobilistici è causata da un errore del conducente. Ecco perché sono sempre di più le imprese che investono nella ricerca sui veicoli a guida autonoma, che potrebbero innovare profondamente la sicurezza stradale e, di conseguenza, rivoluzionare anche il settore assicurativo.
In base a una nuova ricerca dell’Insurance Institute for Highway Safety, però, le automobili autonome riuscirebbero a impedire solo un terzo degli incidenti, a meno di non essere programmate specificamente per dare la priorità alla sicurezza e non ad altri parametri, come velocità o convenienza. La soluzione, quindi, è complessa e non immediata. Secondo i ricercatori, realizzare auto autonome è già di per sé una sfida. Ma per raggiungere l’obiettivo di ridurre al minimo gli incidenti bisogna fare molto di più. L’Istituto ha analizzato oltre 5.000 incidenti avvenuti negli Stati Uniti e ha individuato 5 categorie di cause: errori di percezione (come la distrazione), di predizione, di pianificazione e decisione, di esecuzione e, infine, di incapacità fisica (ad esempio derivante dall’assunzione di alcolici). In alcuni casi però gli studiosi hanno verificato che l’incidente era inevitabile, come nel caso di un guasto al veicolo.
Tra gli incidenti presi in esame, il 24% è stato causato da errori di percezione, mentre il 10% da incapacità. Gli altri due terzi dei sinistri, però, si sarebbero potuti verificare anche con un’auto a guida automatizzata. Per questo è importante che i veicoli autonomi non si limitino a rispettare le regole della strada, ma siano in grado di adattarsi alle condizioni di viabilità e di applicare strategie di guida che tengano conto della condotta degli altri utenti, come un pedone che decida improvvisamente di attraversare la strada. Una soluzione potrebbe essere quella di mantenere una velocità ridotta rispetto a quella tenuta da un conducente umano nelle aree ad elevato traffico pedonale o con scarsa visibilità.
È fondamentale, insomma, che le auto siano disegnate per mettere al primo posto la sicurezza, senza dare la possibilità ai passeggeri di impostare altre preferenze. A queste condizioni, i veicoli autonomi potrebbero davvero segnare una nuova era nella sicurezza stradale.
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