Calamità naturali: solo il 3% delle case in Italia è coperto da una polizza
21 nov 2019 | 4 min di lettura
Grande diffusione nel Nord Italia e in Lombardia
Nonostante i rischi idrogeologici e sismici che caratterizzano il nostro Paese, sono ancora poco numerose le famiglie che scelgono di stipulare una polizza casa che preveda la copertura per il rischio di calamità naturali.
Secondo un’indagine pubblicata questo mese dall’Ania, nonostante il 75% delle abitazioni italiane sia esposto al verificarsi di un evento di questo tipo, poco più del 3% sarebbe coperto da una polizza specifica. Ma non solo. Secondo l’associazione delle compagnie assicurative attive in Italia, inoltre, a costituire fonte di preoccupazione è la constatazione di come a essere più densamente abitate siano proprio le zone più esposte ai rischi. La distribuzione percentuale delle abitazioni (così come vengono rilevate dall’ISTAT) evidenzia come vi sia un’elevata concentrazione proprio nelle zone classificate ad alto rischio. In particolare, per quanto riguarda il rischio sismico, risulta che circa il 37% delle abitazioni civili è situato nelle zone a più alta pericolosità; questa percentuale sale poi a quasi il 50% quando si considera il rischio alluvionale. Peraltro, dai dati elaborati dall’Associazione, risulta che il 75% delle stesse abitazioni è esposto ad almeno uno dei due rischi analizzati, evidenziando l’estrema vulnerabilità del territorio italiano.
Dall’altra parte però, l’analisi evidenzia come il 91,5% delle polizze casa non presenti alcuna estensione assicurativa alle calamità naturali. Dalla rilevazione effettuata su tutte le polizze attive è risultato che solo l’8,5% di queste prevede un’estensione per le catastrofi naturali, percentuale in crescita sia rispetto a marzo del 2018 (quando era il 6,8%) sia rispetto a settembre del 2016 (quando era pari a 5,1%).
Al 31 marzo di quest’anno, invece, erano attive oltre 826 mila polizze con l’estensione alle catastrofi naturali, ottenute come somma delle polizze con la copertura del solo rischio terremoto (458 mila), del rischio alluvione (196 mila) e di entrambe le calamità (172 mila). Rispetto a quanto rilevato nel settembre del 2016, a distanza solamente di due anni e mezzo, il numero di polizze che presentano un’estensione al solo rischio terremoto sono più che raddoppiate (141%), mentre quelle che hanno la copertura per entrambi i rischi alluvione e terremoto sono quasi triplicate (175%).
Sempre secondo le stime dell’Ania, il numero di unità abitative assicurate contro i rischi catastrofali al 31 marzo 2019 si aggira intorno al milione (erano 766 mila nel 2018 e 610 mila nel 2016). Rapportando questo numero al totale delle abitazioni censite da ISTAT (31,2 milioni) risulterebbe una diffusione tuttavia ancora molto contenuta delle polizze e pari al 3,2% (era il 2,5% nel 2018 e il 2,0% nel 2016).
Ma il lieve aumento di questa percentuale evidenzia come stia crescendo la consapevolezza dei privati circa la necessità di proteggersi dai rischi. Le unità abitative assicurate sono per la maggior parte situate nel Nord Italia e in Lombardia, dove si concentra quasi il 30% del totale; circa il 10% è situato poi in Veneto, in Piemonte e in Emilia-Romagna, mentre poco oltre l’8% è in Toscana. Tra il 4% e il 5% delle abitazioni assicurate si ritrovano, invece, in Trentino-Alto Adige e in Liguria, mentre non si supera il 2% in Friuli-Venezia Giulia. Per quanto riguarda il Centro-Sud, il Lazio è la regione dove si concentrano maggiormente le abitazioni assicurate, anche se la percentuale è appena superiore al 7%. Se si esclude poi la Campania con il 3,5%, in tutte le altre regioni del Sud la presenza di abitazioni assicurate non supera quasi mai l’1%, ad eccezione delle Marche, della Puglia e della Sicilia dove mediamente si arriva al 2%.
Più significativa è invece l’analisi dell’incidenza, a livello provinciale, delle abitazioni assicurate contro le calamità naturali sul totale delle abitazioni esistenti (si ricorda che la media a livello nazionale è pari al 3,2%). Da questo indicatore risulta che solo nelle città di Trento, Mantova e Brescia si supera il 7%; in generale in tutto il Nord Italia mediamente tale percentuale è pari a circa il 5%. In Emilia-Romagna è Reggio Emilia a presentare l’incidenza più elevata (6,3%), mentre a Ferrara e Modena è pari a poco meno del 6%. Nel Centro Italia mediamente si assicurano contro le calamità naturali circa il 3,2% delle abitazioni e le città che presentano la maggiore incidenza sono Siena (6,9%), Prato e Firenze con circa il 5,5%, mentre nel Sud Italia l’incidenza delle abitazioni assicurate è pari mediamente all’1%.
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