Come funziona l’assistenza sanitaria all'estero?

Sono molti gli italiani che in questi giorni stanno preparando le valigie per partire verso qualche destinazione esotica e godersi in maniera spensierata una buona dose di sano relax. Per vivere quindi serenamente l’esperienza di viaggio è però essenziale partire informati, non solo su ciò che si andrà a visitare, ma è necessario avere anche un’idea più precisa per ciò che riguarda gli ambiti più pratici come, ad esempio, quello relativo alla propria salute.

Quando si decide infatti di trascorrere le ferie in un paese straniero è molto importante conoscere in anticipo se la tessera sanitaria italiana è valida oppure no; in caso contrario può rivelarsi fondamentale sottoscrivere un’assicurazione salute privata.

Riuscire ad ottenere informazioni a riguardo è molto semplice: il sito del Ministero della Salute ha infatti messo a punto una specifica guida interattiva online che, attraverso pochi click, offre un quadro completo rispetto all’assistenza sanitaria in tutti i Paesi.

Si tratta di un servizio disponibile già da qualche tempo e permette di ottenere facilmente, per tutti gli interessati, le informazioni necessarie su come avere, in caso di bisogno, assistenza all’estero. Sarà sufficiente rispondere a qualche domanda sul luogo di destinazione, motivo del viaggio, ma anche possesso di eventuali certificati, etc. Nell’arco di pochi minuti la richiesta sarà elaborata e verranno dati al richiedente tutti i dettagli.

Ad esempio, se si pianifica un viaggio in un Paese europeo, si potrà ottenere assistenza sanitaria presentando la propria tessera blu, che garantisce assistenza proprio come se l’utente fosse in Italia. Se invece la meta di destinazione è più lontana e l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale non risulta essere valida, il Ministero della Salute consiglia di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria privata in modo da mettersi al riparo da eventuali situazioni critiche e godersi al massimo le proprie ferie. In assenza di un’adeguata protezione, il rischio principale è quello di vedersi escluse le coperture delle eventuali prestazioni in pronto soccorso, andando così incontro a spese che possono rivelarsi anche particolarmente onerose.