Diminuiscono incidenti ma non le tariffe
17 gen 2013 | 3 min di lettura
Meno incidenti ma non diminuisce il prezzo dell’RC Auto
Secondo i dati di Aci e Istat, nel 2011 si è registrato il calo degli incidenti stradali che hanno comportato lesioni a persone: i sinistri, rispetto al 2010, sono diminuiti del 2,7%, sono calati anche i feriti (del 3,5%) e pure i morti su strada (del 5,6%). Negli ultimi dieci anni, sono migliorati anche i dati sulla sicurezza stradale con una diminuzione degli incidenti mortali del 45%. Tutte queste notizie positive però non hanno portato nessun cambiamento nel sistema assicurativo, anzi, visto che le polizze rc auto sono sempre lievitate. Nel caso di un incidente con colpa, la polizza assicurativa, dicono le statistiche, ha avuto rincari oscillanti dal 31% al 244%: in alcuni casi gli importi della polizza hanno superato di gran lunga i mille euro all'anno. Secondo l’Osservatorio nazionale di Federconsumatori, queste percentuali diventano impressionanti considerando il decennio che va dal 2001 al 2011: in dieci anni per assicurare l'auto i costi sono aumentati del 98%”.
Un aumento che nonè diminuito nemmeno nel 2012: secondo, le tariffe dell'Rc auto solo lo scorso anno sono rincarate in media del 6%, con un rincaro medio di 78 euro a polizza, portando la crescita complessiva della polizza al 104%. “Nonostante che i dati Istat confermino che nel 2011 si è ridotto il numero degli incidenti stradali, le assicurazioni sembrano far orecchie da mercante. Infatti - sostiene l'associazione in difesa dei consumatori - sarebbe logico assistere alla riduzione proporzionale delle tariffe dell'Rc Auto e invece per queste polizze, non esiste né logica né onestà”. Come ogni anno, da tempo, dice ancora Federconsumatori, le assicurazioni aumentano i prezzi in modo ingiustificato e ingiustificabile, contro ogni pratica di mercato.È il momento, dice Federconsumatori, di porre un freno a questo “andamento scandaloso”, è ora che il governo intervenga “per aumentare trasparenza e competitività del settore ancora, purtroppo, carente sotto questo aspetto”.
La situazione è preoccupante soprattutto al Sud: qui le assicurazioni commettono abusi gravi ai danni degli assicurati, con disdette strumentali in violazione della legge dell’obbligo a contrarre. Perché accade questo? I fattori principali dei rincari sono due: il meccanismo del bonus-malus, prima di tutto. Il colpevole di un incidente subisce di norma il peggioramento della sua classe di merito e si vede aumentare il premio annuale, con l'aggravante che il peggioramento della classe di merito verrà risentita anche per i due anni successivi. Questo comporta che il rincaro annuale della polizza non va tanto ricercato nella condotta tenuta dall'automobilista nell’anno precedente al sinistro, bensì in un arco di tempo maggiore, almeno di due anni anteriore. Inoltre, come evidenzia la Fondazione sicurezza stradale Ania, sorge un altro problema: i numeri in possesso delle assicurazioni sono sempre superiori ai numeri indicati dal rapporto Aci-Istat, secondo cui nel 2011 gli incidenti ammontavano a 205.638, i feriti a 292.019. Le assicurazioni invece sostengono che nel 2011 gli incidenti sono stati 3,1 milioni, i feriti oltre 900mila. Qual è il motivo di questa discrepanza? Il motivo è che, nelle rilevazioni Aci-Istat, sono conteggiati soltanto gli incidenti nei quali sia stato necessario l'intervento delle forze dell’ordine o si sia verificato un ricovero ospedaliero, mentre nei dati Ania sono inseriti solo sinistri e feriti (anche lievi) denunciati alle compagnie di assicurazione.
di Franco Canevesio
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