Falsi incidenti, una black list per fermare le truffe
10 dic 2013 | 2 min di lettura
Falsi incidenti, una black list per fermare le truffe
Se esistesse una banca dati dei testimoni in caso di incidente stradale alcuni nomi risulterebbero ricorrenti. Persone con uno spiccato senso civico che non si voltano dall'altra parte e sono pronti a dare il loro contributo o testimoni “facili" disposti a dichiarare anche il falso nel corso di una controversia o addirittura in tribunale?
Il governo, in collaborazione con l'Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici, sta ipotizzando di creare una black list dei “testimoni di professione”, così da riuscire a limitare, se non ad annullare, le truffe.
La falsa testimonianza in caso di sinistro porta a non poche truffe ai danni delle compagnie assicuratrici oltre che a discapito dei tanti automobilisti onesti. Si va dalle testimonianze false in veri incidenti, a sinistri inventati di sana pianta, solo per poter ottenere il risarcimento Rc auto.
Per cercare di arginare il problema era già intervenuto il governo Monti introducendo una norma che consente il risarcimento per lesioni fisiche soltanto dopo che sono stati effettuati esami medici accurati. La proposta del governo Letta aggiunge un'arma in più alle compagnie: una sorta di banca dati di persone che hanno assistito a un numero alto di incidenti stradali e che quindi possono essere considerate "sospette".
Le difficoltà arrivano però sul fronte della gestione di questi dati nel rispetto della privacy. Un'anagrafe dei testimoni e un'anagrafe dei danneggiati (ritornano con una certa frequenza anche i nomi delle "vittime" di sinistro in caso di truffa) richiederebbero un'attenzione particolare per evitare la violazione delle norme sulla tutela della privacy dei cittadini. Chi può gestire queste banche dati? Chi potrà avere accesso alla lista dei testimoni? L'Ania dovrà trovare una formula corretta e sicura per poter rendere operativa la proposta sul tavolo di confronto con il governo. Risolvere il problema delle truffe è il primo passo per porre le premesse necessarie a un abbassamento generale delle tariffe dell'assicurazione auto dove ogni anno si riversano anche le conseguenze dei risarcimenti truffaldini.
di Eleonora Della Ratta
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