I premi totali aumentano: Rc auto +4,6%
22 set 2023 | 3 min di lettura
I dati di Ania
Alla fine del secondo trimestre 2023 i premi danni totali, tra imprese italiane e rappresentanze, sono saliti a 22,1 miliardi di euro, l’8,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2022. Secondo la statistica trimestrale di Ania, si tratta della decima variazione trimestrale positiva consecutiva che ha portato la raccolta premi a superare per la prima volta 22 miliardi di euro nei primi sei mesi dell’anno.
Anche se l’aumento dei premi danni è ascrivibile soprattutto allo sviluppo del settore non-auto (+9%) cresce comunque del 6,5% il settore auto: in gran parte è merito dell’aumento dei premi del ramo corpi veicoli terrestri (+12,9%) ma anche l'Rc auto con un +4,6% fa la sua parte.
Il ramo auto
Il comparto auto, alla fine di giugno, vede l'aumento del 4,6% dei premi dell'Rc auto, confermandosi particolarmente positivo. L’aumento dei premi dell'Rc auto è l’effetto combinato di un incremento dei premi medi -che aumentano nei primi sei mesi del 2023 del 4% - e della crescita del parco dei veicoli assicurati di circa l’1,5%.
L'aumento è dovuto anche alla crescita del 4% della frequenza sinistri registrata già nel corso del 2022 a causa dell’aumento della circolazione, ma anche all’incremento di quasi il 3% del costo medio dei sinistri nel 2022: il dato è passato da 4.985 euro nel 2021 a 5.113 euro nel 2022, in connessione con l’aumento generale dell’inflazione.
Le rappresentanze
Le rappresentanze di imprese con sede legale nei paesi europei nel corso del primo semestre 2023 hanno contabilizzato premi per 3,3 miliardi di euro, in aumento del 15% rispetto al 2022. Il peso dei premi contabilizzati dalle rappresentanze di imprese europee rispetto al totale è stato del 14,8%: nel settore auto il peso è stato dell’8,5% mentre negli altri rami danni di circa il 19%. E se in alcuni rami l'incidenza è superiore al 40% resta ridotta e inferiore al 10% in rami come l'Rc auto dove è all'8,2% e nei corpi veicoli terrestri (9,7%).
La raccolta del settore auto è risultata in aumento del 28,3% (era +47% a fine 2022). Sono cresciuti sia i premi rc auto (+28,1%) sia quelli del ramo corpi veicoli terrestri che si sono incrementati del 28,6%.
Canali distributivi
Per quanto riguarda le imprese italiane ed extra Ue, la principale forma di intermediazione in termini di market share si conferma essere il canale agenziale (72,2%): tra i rami nei quali il canale risulta più sviluppato c'è l'Rc auto con l'85,4%. I broker si confermano il secondo canale di distribuzione dei premi danni con una quota pari al 9,8%.
A fine giugno 2023 la vendita diretta registra un’incidenza dell’8,7%. Gli intermediari a titolo accessorio che operano su incarico dell’impresa e i produttori diretti pesano per il 5% mentre per il 3% pesa il canale internet. La quota relativa ai premi veicolati attraverso i preventivatori online risulta pari all’1,3%, in particolare nel settore auto dove la quota è pari al 2,7%.
Rappresentanze di imprese Ue
Per le rappresentenze delle imprese Ue, i principali canali di distribuzione sono stati gli agenti e i broker con una quota rispettivamente pari a 43,9% e a 45,4%. In particolare, nel settore auto è quello agenziale il canale distributivo più utilizzato, con una quota del 76,6%. Gli sportelli bancari sono il terzo canale di vendita con una quota del 5% (3,1% nel settore auto e 5,5% nei restanti rami). Risulta nel complesso pari a 4,4% la quota della vendita diretta.
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