Indennizzo diretto: il caso delle moto
31 ago 2016 | 2 min di lettura
Il meccanismo del risarcimento diretto non funzionerebbe in maniera corretta negli incidenti che vedono coinvolto un motociclo.
Il meccanismo del risarcimento diretto non funzionerebbe in maniera corretta negli incidenti che vedono coinvolto un motociclo. Ecco quanto messo in luce di recente da un’interessante ricerca condotta dall’Università Luiss di Roma, a seguito dell’idea avuta da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo e Motociclo e Accessori), con lo scopo di verificare in maniera scientifica ed approfondita gli effetti che l’indennizzo diretto ha sulle Rc moto. Per fare ciò lo staff ha fatto ricorso ai dati forniti dalla CONSAP (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) ed ha messo a punto un particolare e specifico metodo matematico .
Ricordiamo che il sistema dell’indennizzo diretto è entrato in vigore nel 2007 e permette alla compagnia assicurativa del responsabile del sinistro di pagare un rimborso forfettario, definito di anno in anno dalla CONSAP, invece che l’importo esatto dovuto alla parte lesa.
In linea di massima si tratta di un meccanismo che ha portato numerosi risultati positivi sia sotto il profilo delle tariffe che, specialmente, dal punto di vista dei tempi necessari alla liquidazione dei danni.
Come accennato però, secondo questo specifico studio, tale sistema non funzionerebbe in maniera corretta se ad essere coinvolto nel sinistro in questione fosse un motociclo. I risultati parlano chiaro: in questo caso le compagnie hanno speso circa 56 milioni di euro in più rispetto alla spesa che si sarebbe dovuta sostenere qualora non venisse applicato il risarcimento diretto.
Secondo il Presidente di Confindustria ANCMA Corrado Cappelli questa risulta essere una situazione inaccettabile e si deve “intervenire tempestivamente sul problema del risarcimento diretto, attraverso una modifica normativa, che consentirebbe di eliminare alla radice un sistema iniquo”. I costi assicurativi dell’Rc moto risentono ovviamente di questa situazione e di conseguenza ne soffre l’intero comparto in quanto in Italia i costi di una polizza moto sono veramente alti (in media sono superiori dell’ 86% rispetto alla media europea) e risultano un freno costante per le vendite di settore.
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