Italia prima in Europa per ricariche elettriche
8 mar 2024 | 4 min di lettura
Quasi 14mila le colonnine installate nel 2023
Il 2023 ha segnato un passo avanti non da poco verso la mobilità elettrica in Italia. I dati contenuti nella quinta edizione dello studio Le infrastrutture di ricarica a uso pubblico in Italia presentato da Motus-E indicano un aumento considerato “eccezionale” per quanto concerne le aree di ricarica per le auto elettriche nella nostra Penisola.
Un passo avanti importante, verso una mobilità come quella elettrica che potrebbe avere in futuro un impatto rivoluzionario sull'ambiente ma anche su tariffe come l'Rc auto, stante il cambiamento di circolazione e filosofia generale che comporta.
Oltre 13 mila nuove colonnine nel 2023
Secondo lo studio, nel 2023 l'Italia ha visto la posa in opera di 13.906 nuovi punti di ricarica per le auto elettriche: addirittura 3.450 sono quelli installati soltanto nell’ultimo trimestre. Un balzo di tutto rispetto che ci mette davanti a paesi considerati all'avanguardia come Francia, Germania e Regno Unito.
In totale, secondo i dati della ricerca, al 31 dicembre 2023 erano presenti sul territorio italiano 50.678 punti di ricarica per uso pubblico, ben 13.906 in più rispetto al 2022.
L'Italia elettrica svetta in Europa
Con 23 punti di ricarica a uso pubblico ogni 100 auto elettriche circolanti, l'Italia è davanti alla Francia che conta 14 punti ogni 100 auto elettriche circolanti), alla Germania (10 punti ogni 100 auto elettriche circolanti) e anche al Regno Unito (10 punti ogni 100 auto elettriche circolanti).
Primato italiano anche considerando solo i punti di ricarica veloci in corrente continua: l'Italia vanta 3,4 punti ogni 100 auto elettriche circolanti, la Francia 2,1 punti ogni 100 auto elettriche circolanti), la Germania 2 punti ogni 100 auto elettriche circolanti, il Regno Unito 1,5 punti ogni 100 auto elettriche circolanti.
La rete di ricarica si espande del 38%
In termini percentuali, la rete di ricarica italiana segna, nell’ultimo anno, un’espansione del 38%, con un raddoppio sostanzianle (+94,7%) dei punti di ricarica rispetto al 2021. Insieme al numero delle colonnine aumenta anche l’incidenza delle infrastrutture a più alta potenza: il 22% dei punti di ricarica installati nel 2023 è di tipo veloce e ultraveloce in corrente continua.
Il Sud supera il nord nelle installazioni
Guardando alla distribuzione per macroaree, la ricerca di Motus-E evidenzia il recupero delle installazioni di colonnine elettriche nel Sud e nelle Isole: qui si concentra adesso il 23% del totale dei punti di ricarica italiani, a fronte del 19% di quelli presenti al centro e al 58% del nord Italia.
Per quanto riguarda le regioni, la Lombardia si conferma la prima regione con 9.395 punti di ricarica; dietro c'è il Piemonte (5.169 punti di ricarica presenti), il Veneto (4.914), il Lazio (4.659) e l'Emilia-Romagna (4.253). La Campania diventa la seconda regione per crescita dell’infrastruttura: nel 2023, infatti, conta 2.691 nuovi punti di ricarica installati. L'anno scorso ha fatto meglio solo la Lombardia che ha installato in 12 mesi 4.853 punti di ricarica in più; peggio, invece, hano fatto (anche se di poco) il Piemonte, con 2.519 punti di ricarica in più installati nel 2023, il Veneto (+2.492) e il Lazio (+1.991).
Roma la città dove ci sono più colonnine
Tra le città, Roma è quella che al 31 dicembre 2023 conta più punti di ricarica installati: ben 3.588. Seconda è Milano, con 2.883 ricariche installate e, terza, è Napoli, con 2.652 ricariche. Consideriamo il numero di punti di ricarica per kmq di superficie, la classifica vede al primo posto Napoli con 225 punti ogni 100 kmq, al secondo posto Milano con 183 punti ogni 100 kmq e, al terzo posto, Roma con 67 punti ogni 100 kmq..
Passi avanti in autostrada
Infine, per quanto concerne le autostrade, il 2023 ha portato l'impennata dei punti di ricarica: al 31 dicembre 2023, infatti, le colonnine in autostrada hanno raggiunto quota 932, di cui il 61% con potenza superiore addirittura ai 150 kW. Un bel balzo in avanti ai 496 punti di ricarica registrati a fine 2022. Secondo la ricerca, almeno un’area di servizio autostradale ogni 3 è dotata di infrastrutture per la ricarica.
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