L'Italia si prepara all'auto con guida autonoma
16 mar 2018 | 3 min di lettura
Il ministro Delrio dà l'OK alla sperimentazione in Italia
Parte anche in Italia la sperimentazione su strada dei veicoli a guida automatica. Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, ha firmato il decreto ministeriale per l'attuazione dell'art. 1 comma 72, della legge 27 dicembre 2017 n. 205 che apre, di fatto, una nuova era nell'ambito della circolazione e potrebbe cambiare lo scenario di tariffe come l'rc auto. Il decreto è stato battezzato Smart Road e, in pratica, si pone come inizio della trasformazione digitale delle infrstutture: l'obiettivo è renderle idonee a dialogare coi veicoli connessi di nuova generazione. Un processo che si annuncia lento ma che il decreto se non altro mette in moto, visto che finora era vietato realizzare queste prove.
Una regolamentazione dettagliata. Con la nuova regolamentazione, viene consentita l'installazione di tutta la massa di complicate soluzioni tecnologiche necessarie ad adeguare la rete infrastrutturale italiana a questi nuovi servizi smart e ai veicoli automatici. Nel decreto del ministro sono stati individuati i soggetti che possono richiedere l'autorizzazione, dal costruttore del veicolo equipaggiato con tecnologie per la guida automatica, agli istituti universitari e agli enti pubblici e privati di ricerca. Il decreto riporta inoltre l'istruttoria da compiere, le modalità attraverso cui viene rilasciata l'autorizzazione e i controlli a cui è soggetta la sperimentazione, assicurando che essa venga realizzata in condizioni di sicurezza totale. Per motivi di sicurezza, fanno sapere dal ministero, ogni caso verrà vagliato singolarmente: dopo l'ok del ministero la marca potrà iniziare a effettuare i test su strada.
Si parte con la connessione routing. Il punto di partenza è la copertura dell'infrastruttura stradale con i servizi di connessione routing per la rete di comunicazione dati. Secondo passo è l'installazione del sistema hot spot wi-fi per la connettività dei device di tutti i cittadini, dislocati nelle aree di servizio e parcheggio: a questo segue l'installazione di un sistema che consenta di rilevare traffico e condizioni meteo fornendo previsioni a medio-breve termine nonché una stima o una previsione per periodi di tempo più lunghi.
Tutto fatto entro il 2030. Gli interventi verranno realizzati entro il 2025 sulle infrastrutture della rete Ten-T, ossia Trans european network - Transport e su tutta la rete autostradale. Entro il 2030 verranno attivati altri servizi di deviazione dei flussi, per il caso di incidenti o di gravi ostruzioni; gli interventi sulle velocità medie, in modo da evitare o da risolvere congestioni; quelli di suggerimento di traiettorie e di corsie, gli interventi di gestione dinamica degli accessi e anche quelli di gestione di parcheggi e rifornimenti, prestando particolare attenzione alla ricarica elettrica.
Costi a carico del concessionario. “Progressivamente i servizi verranno estesi a tutta la rete Snit, ossia a tutto il Sistema nazionale integrato dei trasporti, come è stata ridisegnata da Connettere l'Italia, allegato al Def 2017. I costi degli interventi, secondo le disposizioni, sono a carico del concessionario o del gestore dell'infrastruttura”, spiegano dal ministero.
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