L'Ivass prende il posto dell'Isvap
4 feb 2013 | 3 min di lettura
Nasce il nuovo istituto di vigilanza sulle assicurazioni
Basta Isvap, adesso è arrivato il momento dell'Ivass, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni ufficialmente entrato in funzione dal 1 gennaio 2013 in sostituzione dei poteri, delle funzioni e delle competenze dell'Isvap sostanzialmente allo scopo di arginare il fenomeno delle truffe assicurative. Il nuovo istituto nasce sotto una strana stella, quello della 'spending review, visto che la sua istituzione è stata prevista tramite una modifica che è stata inserita nel decreto legge 6 luglio 2012 n. 95. Il nuovo istituto che vigilerà sulle assicurazioni ha uno strano padrinato: ricade infatti sotto il controllo del direttore generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni che dell'Ivas è presidente. Poi c'è il consiglio composto dal presidente stesso e da due consiglieri (Alberto Corinti e Riccardo Cesari), il “direttorio integrato” formato oltreché dai due consiglieri anche dal governatore della Banca d’Italia (Ignazio Visco) e da altri membri del direttorio della Banca (Salvatore Rossi e Fabio Panetta).
L’obiettivo principale della nuova Ivass è ridurre di almeno il 10% i costi di gestione rispetto a quelli del vecchio Isvap. Ma non è tutto perché l'Ivass ha il mandato a combattere le frodi assicurative. Come? Tramite un nuovo archivio informatico contro le truffe che dovrebbe far venire a galla con più facilità e in tempi rapidi, i casi sospetti e i raggiri. Grazie al nuovo archivio l’istituto potrà segnalare alle assicurazioni (o direttamente all’autorità giudiziaria) eventuali profili anomali: accertati i sospetti di frode, l'Ivass verrà informato a sua volta sulle indagini e sui risultati ottenuti, oltreché di eventuali querele ricevute. Le informazioni che il nuovo sistema informatico provvederà a incrociare e analizzare verrà inviato all’istituto di vigilanza tramite la connessione con le varie banche dati: quella degli attestati di rischio, quella dei sinistri, l’anagrafe dei testimoni, quella dei danneggiati e l’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida. Verranno inoltre analizzate le informazioni in arrivo dal Pra, dall’archivio nazionale veicoli, da Consap, la Concessionaria dei servizi automobilistici pubblici e quelli ricavati dalle altre banche dati sia pubbliche che private, tutte selezionate con decreto del ministero dello Sviluppo economico e di quello delle Infrastrutture. Alla fine di ogni anno, l'Ivass elaborerà una relazione circa l’attività svolta nei 12 mesi sia nel campo della prevenzione che in quello del contrasto alle frodi e anche sulle iniziative che siano state intraprese dalla assicurazioni per arginare il fenomeno delle truffe, materia nella quale l’Ivass mantiene la facoltà di avanzare proposte.
La nuova Ivass trasferisce inoltre a Consap, cioè alla Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici, la tenuta del ruolo dei periti assicurativi, mentre per ciò che concerne il Rui, cioè il Registro unico di intermediari assicurativi e riassicurativi, entro due anni dall'entrata in vigore del decreto legge è prevista l’istituzione di un organismo apposito (ordinato come associazione e soggetto alla vigilanza dell'Ivass) dotato di personalità giuridica di diritto privato a cui verranno trasferite le funzioni in materia di tenuta del Registro unico. L’organismo è costituito dalle associazioni che, a livello nazionale, rappresentano gli agenti e i broker, le compagnie stesse (Ania) e forse le banche (Abi). Sarà il regolamento dell’Ivass, emesso entro fine 2014, a stabilire la composizione del nuovo Rui.
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