L'Unione vuole tagliare gli incidenti sulle strade dei Paesi membri
3 ott 2014 | 3 min di lettura
La Ue contro le cause d'incidente: il colpo di sonno sul banco degli imputati
Il costo dell'assicurazione auto, nel nostro Paese, è particolarmente elevato: più volte studi recenti hanno messo in risalto che spesso, forse troppo spesso, le tariffe Rc auto italiane possono raggiungere anche una cifra che rappresenta il doppio rispetto a quelle europee. A detta di tutti gli esperti, contribuiscono molto all'impennata dei prezzi soprattutto le frodi e i sinistri (il cui numero appare sempre troppo elevato), gli indennizzi, anch'essi spesso apparentemente un po' troppo “ottimisti” e, dal punto di vista delle compagnie assicurative, la scarsa concorrenza delle stesse su tutto il territorio nazionale. Informarsi, dunque, in una situazione come questa, risulta sempre più importante.
Non tutti, per esempio, sanno che è possibile risparmiare adottando in macchina la scatola nera. Di recente, l'Unione Europea ha addirittura approvato un'apposita direttiva, proprio per limitare al massimo le cause d'incidente. La nuova norma comunitaria obbliga gli Stati membri Ue a varare leggi nazionali che introducano dei nuovi test per i conducenti alla guida di qualsiasi mezzo. I test riguardano in particolare il colpo di sonno, considerato da più parti una delle cause più frequenti d'incidente. Quando si parla di colpo di sonno si parla di “perdita temporanea dello stato di vigilanza”, di durata variabile, da pochi istanti a pochi secondi: in genere, il guidatore colpito dal colpo di sonno rimane protagonista di incidenti gravissimi, specialmente se viaggia ad alta velocità. Se la proposta Ue si trasformerà in direttiva vincolante per gli Stati membri, più di 500 milioni di cittadini Ue avranno a che fare, al momento del rilascio della patete o al momento del rinnovo, con domande che riguardano i disturbi del sonno e i problemi respiratori che possono compromettere la qualità del sonno e quindi possono incidere sulla guida. Secondo parecchi studi, uno dei problemi più diffusi in Paesi come l'Italia è, per esempio, la sindrome delle apnee notturne: difficoltà di respirazione che impediscono di dormire e, dunque, mettono in pericolo la guida di chi poi al mattino deve alzarsi presto e prendere l'auto per recarsi al lavoro. Una volta entrati in vigore, i controlli predisposti dall'Ue saranno diretti anche a sottoporre a un'accurata visita medica chiunque sia sospettato di soffrire di patologie di questo tipo.
Sempre al fine di aumentare la sicurezza stradale, la Ue rammenta come sia sempre necessario guidare soltanto quando il guidatore è assolutamente lucido, sobrio e riposato. Sensazioni come: le “palpebre pesanti”, il freddo o gli sbadigli reiterati sono sempre sintomo di pericolosa stanchezza che consiglia di non mettersi alla guida o, se si sta guidando, di approcciare immediatamente la prima piazzola di sosta disponibile. Il primo consiglio è quello di fermarsi e riposare per una ventina di minuti: ottima soluzione, questa, per non andare incontro a delle spiacevoli o pericolose esperienze, tutelando se stessi e gli altri da inutili pericoli.
di Franco Canevesio
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