La Cassazione rivoluziona l'Rc auto (che intanto rincara)
26 mag 2023 | 4 min di lettura
Nel mirino della sentenza le riparazioni dei veicoli
Non passa mese che in tema Rc auto non si evidenzino novità, più o meno gradite agli automobilisti italiani. Le ultime riguardano, in primis, il fatto che le assicurazioni sono obbligate a risarcire i danni derivati dagli incidenti anche se il costo delle riparazioni supera il valore dell’auto.
Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Cassazione che segna un punto a favore degli automobilisti.
Il danneggiato può preferire la riparazione alla rottamazione
Nella sentenza i giudici hanno stabilito che le assicurazioni possono non riconoscere il risarcimento se oltrepassa di molto il valore commerciale dell’auto: ma possono farlo solo se questo finisce per arricchire il danneggiato in modo ingiustificato.
“Il danneggiato - scrivono gli ermellini nella sentenza - può avere serie e apprezzabili ragioni per preferire la riparazione alla sostituzione del veicolo danneggiato”. Quest'esigenza, sostengono i giudici, “può comportare un costo anche notevolmente superiore a quello della sostituzione”.
Secondo Federcarrozzeria “la Corte di Cassazione interviene a gamba tesa sul settore delle riparazioni auto, bacchettando le compagnie assicurative che spingono i propri clienti a rottamare l’automobile in caso di incidente quando il costo delle riparazioni supera il valore commerciale della vettura”.
D'accordo le associazioni dei consumatori
“Dalla Corte di Cassazione arriva un assist in favore di milioni di automobilisti italiani che subiscono danni alle proprie auto a seguito di incidenti stradali - sottolinea Assoutenti - Finora gli automobilisti sono stati spinti dalle assicurazioni a rottamare l'auto quando i costi delle riparazioni risultavano anti-economici per le compagnie stesse, in quanto superiori al valore di mercato dell’auto danneggiata. Una prassi scorretta e lesiva dei diritti dei consumatori a cui la Cassazione mette fine: gli automobilisti potranno a buon diritto riparare l’auto anche se la compagnia sostiene che ha un valore commerciale troppo basso”.
Ania, giurisprudenza consolidata
Secondo l'Associazione nazionale delle imprese assicuratrici, “l’intervento della Suprema Corte conferma una giurisprudenza già consolidata, secondo cui la riparazione del veicolo può non essere accordata dal Giudice quando il costo delle riparazioni superi notevolmente il valore di mercato del veicolo. La Cassazione evidenzia - aggiunge Ania - che occorre verificare in concreto se vi sia, con la riparazione, un aumento del valore del veicolo rispetto a quello che lo stesso aveva prima del sinistro. Rileviamo, al riguardo, che occorre considerare, nella valutazione del valore commerciale ante sinistro, anche la detrazione del valore del relitto indirizzato alla demolizione”.
Intanto sale l'Rc auto
Questa non è l'unica novità che quest'anno riguarda l'Rc auto. L'altra viene riportata in uno studio di Facile.it ed è il rincaro dell’Rc auto iniziato quasi un anno e mezzo fa che non rallenta. Secondo l’Osservatorio di Facile.it, in appena 12 mesi, il premio medio pagato in Italia per assicurare un veicolo a quattro ruote è cresciuto del 18% arrivando a 525,98 euro.
“Nell’ultimo anno i premi Rc auto hanno cominciato a salire in maniera graduale ma costante - spiega Andrea Ghizzoni, managing director Insurance di Facile.it - Solamente sei mesi fa le tariffe erano il 13% più basse rispetto a quelle rilevate a marzo 2023. A causare gli aumenti è in primo luogo il costo crescente dei sinistri dovuto da un lato all'inflazione, dall'altro a riparazioni più onerose, sia per i pezzi di ricambio che per la manodopera”.
Abruzzo la regione più cara
Confrontando la tariffa media dell’Rc auto di marzo 2023 con quella rilevata a marzo 2022 emerge che l’incremento a doppia cifra è stato rilevato in tutte le regioni italiane, seppur con valori differenti.
L'Abruzzo, infatti, è la regione che ha segnato l'aumento più elevato: a marzo 2023 i premi sono saliti mediamente del 25,1% rispetto a marzo 2022. Seguono nella graduatoria, a pari merito, la Puglia e le Marche (+24,4%); sul gradino più basso del podio, si posizionano Lazio e Friuli-Venezia Giulia (entrambe +22,2%).
In valori assoluti la Campania si conferma essere ancora una volta la maglia nera d’Italia: a marzo 2023, infatti, per assicurare un veicolo a quattro ruote occorrevano, in media, 943,76 euro, vale a dire il 79,4% in più rispetto alla media nazionale.
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