La scatola nera diventerà obbligatoria

Grandi novità in vista per i guidatori italiani: entro un anno dall’entrata in vigore del tanto chiacchierato Ddl Concorrenza la scatola nera diventerà obbligatoria per tutti i possessori di veicoli che circolano sulle strade del nostro Paese.

Solamente qualche giorno fa la commissione industria del Senato ha approvato in via ufficiale un interessante emendamento che prevede la possibilità per il Governo di emanare uno o più decreti legislativi in modo da disciplinare con chiarezza l’installazione della black box su tutti i mezzi di trasporto.

Inizialmente il dispositivo era stato introdotto sul mercato come un vero e proprio incentivo per gli automobilisti, a titolo facoltativo, con l’obiettivo di ottenere sconti e riduzioni sul premio dell’Rc auto. Ricordiamo infatti che nel nostro Paese si vantano tariffe particolarmente salate per la stipula di una copertura auto ed è per questa ragione che l’utilizzo della scatola nera risulta essere largamente diffuso e, nei fatti, interessa il 15,8% delle polizze.

Oggi a decadere è l’aspetto volontario ma si prevede comunque una diminuzione dei costi dell’assicurazione auto per gli automobilisti. Si tratta di un dispositivo fortemente voluto dall’Ania, l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, anche per scoraggiare le eventuali frodi in quanto grazie alla sua installazione vengono registrati tutti i comportamenti di guida del conducente apportando così un aiuto valido qualora si verificasse un sinistro.

Sembra proprio che i primi ad essere interessati da questa introduzione voluta dal Ddl saranno i mezzi pubblici, seguiti poi dalle auto private. Resta ancora aperta la questione dei costi di installazione: stando a quanto riportato nell’emendamento queste spese aggiuntive non saranno a carico dei guidatori anche se non manca chi si rivela ancora piuttosto scettico sulla cosa. A lanciare l’allarme, giusto per fare un esempio, è il Codacons che sostiene che anche qualora gli utenti assicurati non si facciano carico di queste spese resta difficile da credere che tali costi non ricadano comunque sugli utenti finali attraverso possibili rincari del prezzo dell’assicurazione auto.