Lo Sna a favore del plurimandato
14 ott 2010 | 3 min di lettura
Lo Sna, il Sindacato nazionale degli agenti di assicurazione, torna a sostenere con forza validità e necessità del plurimandato, considerato uno dei pochi veri fattori che possono garantire la competizione del settore.
In sostanza, il sindacato ritiene necessaria la completa applicazione della legge 40 del 2007 riguardante l’abolizione di tutti gli obblighi di esclusiva dei mandati agenziali: solo così, ritiene l'organizzazione sindacale, sarà possibile ottenere il completo dispiegarsi di tutti i benefici effetti che possono essere collegati alla normativa sulla concorrenza del settore, effetti attualmente soltanto potenziali, per ora sono rimasti solo sulla carta.
In questo senso il sindacato condivide sia le argomentazioni che le preoccupazioni di Antonio Catricalà che, nel suo ruolo di Garante della concorrenza, ha espresso parere in una recente audizione davanti alla Commissione industria e commercio del Senato.
Come si legge in una nota, il sindacato rileva che da molto tempo e in sedi diverse, sia parlamentari che convegnistiche, l'organizzazione ha denunciato le criticità strutturali che impediscono in Italia la concorrenza concreta del mercato assicurativo così come i fattori congiunturali che hanno portato all'incremento delle tariffe Rc auto, un aumento talmente smisurato da diventare intollerabile.
Ecco perché, dice ancora il comunicato del sindacato agenti, sono totalmente condivisibili tutti i timori resi manifesti dall’Autorità garante riguardo un possibile comportamento elusivo delle compagnie di assicurazione nei confronti dell'obbligo a contrarre. Tale comportamento verrebbe attuato, soprattutto nell'Italia del sud, tramite tariffazioni volutamente eccessive.
Ma il sindacato tiene a ribadire di condividere altresì le perplessità sulla comparazione dei prodotti che sia basata soltanto sul prezzo senza porre attenzione ai contenuti contrattuali presenti nelle polizze, contenuti spesso parecchio diversi tra loro.
Proprio queste mancanze porterebbero, secondo lo Sna, a non tener conto della tutela della necessità di sicurezza che proviene dai consumatori. Secondo quanto afferma il presidente dell'organizzazione sindacale, Giovanni Metti, non ha senso consentire agli agenti la rappresentanza di una molteplicità di imprese se poi le compagnie generaliste non rilasciano mandati aggiuntivi, ostacolando con qualsiasi mezzo le loro reti che intendono attuare il plurimandato.
Il Presidente dello Sna ritrova nelle posizioni assunte dall’Authority parecchie tesi e molte posizioni sostenute da tempo dagli agenti assicurativi. Siamo certi - dice Metti - di aver contribuito concretamente a una maggiore consapevolezza riguardo ai gravi problemi del mercato assicurativo, problemi che penalizzano in maniera grave soprattutto i consumatori.
Per lavorare concretamente a cambiare le cose il sindacato si rende totalmente disponibile a collaborare all'eventuale indagine che l'Antitrust voglia effettuare sull’applicazione vera e propria del plurimandato, garanzia unica e reale per ottenere una vera concorrenza all'interno del settore auto e, più in generale, nell'ambito del mercato assicurativo italiano.
Sulla stessa lunghezza d'onda del sindacato agenti, il presidente dell'Antitrust Catricalà, in occasione delle celebrazioni per il ventennale dell'Autorità, ribadisce la sua apertura e la sua volontà di risolvere il problema: Ci attendiamo che la legge sulla concorrenza possa partire al più presto contestualmente alle nuove liberalizzazioni del mercato, dice Catricalà il quale conferma di aver ricevuto, su questo tema, le rassicurazioni di Paolo Romani, neoministro dello Sviluppo economico. Siamo in ritardo - dice il presidente dell'Antitrust - ma dobbiamo tenere conto che il ministro Romani si è appena seduto su quella poltrona. Credo sia necessario dargli un po' di tempo in modo che possa studiare ogni aspetto del problema prima di prendere qualunque iniziativa.
Circa lo stato della concorrenza, vent'anni dopo la nascita dell'Autorità garante, Catricalà mette in rilievo che l'Italia è convalescente. Usciamo dal vecchio monopolio statale - afferma il presidente dell'Antitrust - e da questo punto di vista abbiamo fato molti passi avanti. Il nostro sistema oggi è competitivo ma dobbiamo fare di più.
di Franco Canevesio
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