Napoli contro le truffe RC auto
5 set 2011 | 3 min di lettura
Napoli contro le truffe assicurative
L'Isvap aveva messo sull'avviso da tempo: attenzione ai rincari delle polizze perché incentivano il mercato dei tagliandi fasulli e delle truffe assicurative. I dati parlano di un più specifico rischio nell’Italia meridionale, con percentuali molto elevate in Campania, in Puglia e in Calabria, confermando una triste statistica già nota da parecchio.
I rincari delle polizze non contribuiscono certo calmare le acque: solo quest'anno in tutta Italia è previsto un altro aumento delle polizze pari al 18% di media. I rincari ai costi delle assicurazioni incitano alla truffa, la truffa gonfia i rimborsi (nel 2009 i rimborsi gonfiati furono 350mila per un ammontare complessivo di 1,5 miliardi di euro di risarcimenti), i rimborsi gonfiati incidono sulle tariffe e il cerchio si chiude. La Campania è maglia nera nella non onorevole classifica dei sinistri falsi. L'anno scorso ha visto diminuire le truffe quasi dappertutto, meno che nella zona di Avellino che ha aumentato del 20% il suo triste primato. Brutta roba visto che proprio ad Avellino, in pochi mesi, parecchie compagnie hanno chiuso i battenti registrando una perdita di un centinaio di posti di lavoro. La colpa è del numero di truffe in atto, troppo elevato, e il risultato è che le agenzie che restano sul territorio sono costrette ad applicare sulle polizze aumenti che toccano anche il 50% l'anno.
Quel che è peggio, il comportamento truffaldino, messo in atto in genere con falsi sinistri, colpisce anche gli automobilisti onesti, visto che l'aumento è spalmato su tutti. Il meccanismo è semplice: se un'assicurazione incassa cento ma poi quell'anno paga 120 per sinistri dovrà poi aumentare in proporzione la tariffa per rientrare. Una parte della perdita si fa pagare a chi ha causato il sinistro (è il cosiddetto 'malus') mentre l’altra parte, più consistente, si spalma sugli altri assicurati, anche su quelli che hanno ricevuto il bonus. In genere l'aumento della tariffa è talmente elevato che l’assicurato finisce per pagare molto di più.
Anche in Campania però qualcosa va cambiando. Nei giorni scorsi è nato il comitato, Rca Napoli virtuosa, che intende approntare una serie di misure a tutela dei consumatori in modo da contrastare i rincari dell'Rc Auto e Moto. Il comitato è stato presentato ufficialmente da Marco Esposito, assessore allo Sviluppo del Comune di Napoli. Secondo Esposito, l'obiettivo del comitato è quello di “ottenere un segnale forte da parte delle compagnie” in materia di tariffe. “Sono convinto - dice l'assessore - che tariffe così alte siano criminogene” perché spingono la gente a commettere degli illeciti. Quella contro le truffe assicurative, dice ancora Esposito, “è una battaglia a favore dei napoletani corretti, quelli che sono vessati da un sistema tariffario impazzito dieci anni fa con lo sblocco delle tariffe”. Un problema, quello delle truffe, a cui sempre più spesso si collegano una lunga serie di fattori anomali quali il numero elevato di veicoli assicurati in maniera fittizia anche fuori dalla provincia, testimoni (falsi) che assistono a decine di sinistri, perizie gonfiate dei danni, disdette immotivate dei contratti. Il comitato, a cui partecipano le associazioni di consumatori, i rappresentanti di periti e delle assicurazioni stesse, di Isvap e forze dell'ordine, ha deciso di “definire i criteri utili per censire i napoletani virtuosi a cui applicare sconti tariffari”. Rosario Stornaiuolo, presidente Federconsumatori Napoli, ha inoltrato una petizione al Parlamento europeo circa “la discriminazione tariffaria” che subiscono i cittadini di Napoli, della provincia di Napoli e di tutta la Campania.
di Franco Canevesio
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