Nasce la Banca Dati Sinistri
18 ott 2010 | 3 min di lettura
Nei giorni scorsi è stato annunciato il varo di un sistema computerizzato che consentirà di catalogare tutti i sinistri in base al luogo, al mezzo e alla sua targa, ai nominativi degli interessati. Dal 1° gennaio il settore delle assicurazioni Rc auto vivrà un’autentica rivoluzione copernicana: la Banca Dati Sinistri, da progetto tanto agognato da automobilisti e unioni dei consumatori, diverrà finalmente una realtà.
Il 2011 sarà dunque una sorta di anno zero per le compagnie assicurative in tema di polizze Rc Auto: l’avvento di questa attesissima Banca Dati di fatto mette d’accordo tutti. Da una parte tutti i clienti dei grandi gruppi assicurativi, che non vedranno più le somme da pagare schizzare alle stelle di anno in anno.
Dall’altro le stesse compagnie, che grazie alla peculiare schedatura potranno combattere le frodi, sempre più diffuse, specialmente nell’ultimo quinquennio, e infinitamente dannose non solo per loro, ma anche per i consumatori onesti.
In fin dei conti la diatriba che ha riportato in auge la richiesta di una Banca Dati di questo tipo è storia di solo un mese fa.
Da una parte ha fatto molto rumore la denuncia espressa senza mezzi termini dal presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà dei rincari definiti insostenibili per i clienti e giunti nonostante la liberalizzazione del settore. Rincari che hanno chiaramente suscitato moltissime proteste da parte delle associazioni dei consumatori come Codacons, Federconsumatori, Adiconsum e via dicendo tutte intente a snocciolare dati sugli incrementi delle polizze RC Auto.
Dall’altra, la difesa strenua dell’Ania e dei singoli gruppi del settore, che si sono detti indotti a non abbassare i piani tariffari per via delle migliaia di finti incidenti con cui si trovano, ogni anno, ad avere a che fare. Con la Banca Dati Sinistri, istituita presso l’Isvap, si auspica che la contesa veda finalmente il suo epilogo.
Credo sia improprio definirla semplicemente una Banca Dati – è il parere del presidente dell’Isvap Giancarlo Giannini – visto che si tratta di un sistema automatizzato capace di schedare e archiviare tutti i sinistri in base ai vari punti fondamentali, dai nominativi alle targhe dei veicoli.
Comunque siamo pronti, e con l’arrivo del nuovo anno partiremo. La novità mi auguro che funzioni e per questo la speranza più viva è quella di una collaborazione piena da parte delle Compagnie Assicurative, anche perché ottenere un equilibrio finanziario alzando i prezzi resta sempre una stortura.
Già, una questione talmente annosa che ha portato l’Isvap negli ultimi mesi ad avviare delle istruttorie per “frugare” laddove queste tariffe gonfiate non risultavano giustificabili.
Il sistema, quindi, ha come scopo primario l’abbattimento di tutte queste criticità. Già da anni l’Ania premeva e si era detta disposta a finanziare un’agenzia con precise mansioni anti-frode. Il processo è stato lungo e complesso, ma ora pare che si sia arrivati a un compromesso vantaggioso per tutti. Anche da un punto di vista operativo, la Banca Dati semplificherà e non poco le cose. Infatti basterà inserire un semplice dato per avere subito sotto mano una visione totale sull’incidente in questione. Con tutti i particolari del caso: si potrà sapere in quanti incidenti sia stata coinvolta negli ultimi due anni una persona, se solo come proprietario del veicolo o anche come conducente, l’identità dei testimoni, i danni riportati, l’ammontare economico di questi ultimi etc.
Al momento nella nascitura Banca Dati sono 50 milioni i sinistri inseriti con tutti i dettagli caso per caso. Qualora le compagnie non dovessero inserire i dati sugli incidenti rischiano di incorrere nelle sanzioni dell’Isvap, che logicamente subiranno un ulteriore inasprimento visto e considerato che lo scorso anno, come fanno sapere dall’Isvap stesso, hanno avuto un monte complessivo di 1,9 milioni di euro.
di Valerio Mingarelli
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