Paesi scandinavi al top nel campo assicurativo

Sono le compagnie assicurative del Nord Europa quelle che registrano performance migliori. A mettere in luce questa curiosa evidenza ci ha pensato una recente indagine curata da Timetric Insurance Intelligence Center che ha raccolto ed analizzato i dati, sotto il profilo della raccolta premi e della redditività di numerose compagnie europee dal 2008 (anno dell’inizio della crisi) ad oggi. In particolar modo le imprese assicuratrici di Norvegia, Finlandia, Svezia e Danimarca hanno evidenziato uno sviluppo decisamente importante grazie alla crescita generale del Pil, ad un mercato concentrato ed una concorrenza estera tutto sommato limitata.

I dati forniti dell’inchiesta condotta dal Timetric Insurance Intelligence Center sono davvero ragguardevoli se si considera che la spesa per persona nel campo assicurativo dell’Eurozona è aumentata, dal 2010 al 2015, del 6,5%, nel Regno Unito è diminuita dell’ 1,7%, mentre nei Paesi sopracitati è aumentata addirittura del 20%. Tutto ciò sembra essere una chiara dimostrazione di fidelizzazione della clientela ma anche che i premi assicurativi, dalle polizze auto alle assicurazioni vita, hanno prezzi altamente accessibili per la popolazione che può scegliere tra una vasta gamma di prodotti molto modulabili.

La ricerca ha evidenziato inoltre un aumento pari al 22,2 % per quello che riguarda il ramo Danni nei Paesi scandinavi, grazie soprattutto al picco registrato dalle Rc Auto, mentre per quello che riguarda le assicurazioni professionali e prodotti si è assistito ad aumento del  9% in Svezia e Norvegia, mentre in Finlandia e Danimarca questi prodotti assicurativi sono rimasti praticamente invariate negli anni 2010-2015.

Per ciò che invece riguarda in maniera specifica le coperture vita questa indagine evidenzia come siano diventati sempre più richiesti e popolari tutti quei prodotti di protezione. I numeri infatti confermano questo particolare trend: dal 2010 al 2015 le stipule delle assicurazioni vita individuali hanno reso noto un incremento del +3,6% in Svezia e del +10% in Norvegia.