Polizza meno cara con la frenata automatica d'emergenza
16 ott 2015 | 3 min di lettura
Nuove tecnologie per la sicurezza possono portare al risparmio
Alcune grandi case automobilistiche, quelle, per intenderci, che vendono oltre la metà dell’intero mercato delle auto negli Stati Uniti, sono intenzionate a dotare i nuovi veicoli di un sistema di frenata d’emergenza automatico. Si tratta di una delle maggiori misure di sicurezza per auto da quando, oltre un decennio fa, sono stati introdotti i vari dispositivi tecnologici per prevenire il ribaltamento dei veicoli. La notizia, rimbalzata dagli Stati Uniti nei giorni scorsi, è di quelle destinate a rivoluzionare non solo il mondo della meccanica delle auto: pensate ai riflessi che potrebbe avere, per esempio, sulle polizze assicurative. Più sicurezza in frenata uguale meno incidenti, uguale possibilità di abbassare l'Rc auto con le compagnie che, a quel punto, dovrebbero pagare meno per gli incidenti. Secondo gli esperti americani, la frenata automatica potrà aiutare i veicoli a evitare i tamponamenti che, nel 2013, secondo gli ultimi dati ufficiali della poliiza federale, sono stati un terzo di tutti gli incidenti automobilistici verificatisi sulle strade americane. Addirittura alcuni studi, tra cui il recente report dell’Iihs, l'Insurance institute for highway safety, organizzazione noprofit affiliata al settore assicurativo, dimostrano che la nuova tecnologia di frenata d’emergenza automatica dovrebbe ridurre le richieste di risarcimento danni di almeno il 35%.
Standard, non optional.Non a caso, i produttori di automobili che nel 2014 hanno venduto oltre il 57% tra auto e autocarri leggeri negli Stati Uniti, hanno dichiarato di essere intenzionati a lavorare con i regolatori e col settore assicurativo statunitense per presentare al pubblico, entro pochi anni, il nuovo dispositivo di frenata automatica che evita la collisione. Le case automobilistiche che lavorano alla novità sono Volkswagen (compresa Audi e Bmw), Ford Motor, General Motors, Mazda, Mercedes-Benz (Daimler), Tesla Motors, Toyota e Volvo. La National Highway Traffic Safety Administration, che sovrintende all’operazione, ha affermato che l’accordo di collaborazione si è perfezionato durante le ultime due settimane e che altre case produttrici di auto e autocarri stanno valutando di unirsi. Tra i fornitori dei disposiviti tecnologici che potrebbero trarre beneficio dall'innovazione, invece, si schierano Continental, Robert Bosch, Delphi Automotive, Denso e Autoliv. Secondo Mark Rosekind, amministratore della National highway traffic safety administration, il nuovo dispositivo dovrebbe diventare standard sulle auto americane entro 7 o 8 anni, necessari a introdurre le normative per fornire la tecnologia ai clienti. Per ora solo Toyota ha affermato, a inizio anno, che entro la fine del 2017 sarà in grado di offrire il nuovo sistema agli autopmobilisti però solo come optional installato su quasi tutti i suoi modelli, facendo pagare la novità da 300 a 500 dollari.
La rivoluzione dei grandi marchi.Una volta realizzato, il sistema potrebbe essere una piccola rivoluzione copernicana del settore, come lo è stato l'airbag di serie installato per prima da Chrysler alla fine degli anni '80 o la tecnologia anti ribaltamento resa standard da Ford e General Motors all'inizo del 2000 sulle vetture sportive. Da parte sua l'Iihs, si è già attivata per fare in modo che il sistema di frenata d’emergenza automatica diventi requisito necessario se le case vogliono ottenere buoni voti nelle sue classifiche considerate autorevoli, tutte basate sull'esito dei crash test, obbligando di fatto le case a installarlo come dotazione standard.
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