Polizze salute, ancora poche rispetto ai rischi percepiti
8 feb 2022 | 3 min di lettura
Nel 2020 in calo i premi versati
Gli effetti della pandemia hanno reso gli italiani più attenti ai rischi della vita quotidiana e alla tutela del proprio nucleo familiare dagli imprevisti in particolare sanitari.
Almeno per ora, però, questa nuova sensibilità si è tradotta in un maggior accumulo di risorse direttamente “nel salvadanaio”: le giacenze medie sui conti correnti, come ha più volte ricordato Banca di Italia, sono aumentate nel corso degli ultimi due anni. Di fronte ad un rischio, quindi, la soluzione più gettonata sembra essere ancora quella di ridurre i consumi e mettere da parte.
Premi in calo per le polizze salute
A confermare in parte questa tendenza arrivano anche i dati dell’ultimo bollettino Ivass sulle attività delle compagnie assicurative per quanto riguarda il comparto “salute”, inteso come polizze Infortuni e Malattia.
Nel 2020, e quindi in piena pandemia, i premi versati dagli assicurati per l’acquisto di polizze salute sono stati pari a 6.159 milioni di euro in calo del 2,2% rispetto al 2019. L’utile complessivo delle compagnie assicurative è stato di 962 milioni, in aumento del 18,6% sul 2019 principalmente dovuto al calo del pagamento per risarcimenti relativi ai sinistri nel ramo infortuni. Ma occorre distinguere tra il ramo infortuni e il ramo malattia per capire che cosa è cambiato per gli italiani tra il 2020 e il 2015, anno preso come riferimento dagli esperti dell’Ivass per effettuare un confronto.
Meno sinistri tra gli assicurati...
Nel ramo infortuni i premi raccolti per la sottoscrizione di polizze dalle 63 imprese operanti nel ramo infortuni sono 3.173 milioni di euro, in calo del 2,1% rispetto all’anno precedente e rappresentano il 51,5% della raccolta del comparto salute (come nel 2019) e il 9,5% di quella totale dei rami danni. Date le limitazioni agli spostamenti e alle attività sportive e lavorative, i sinistri hanno subito un forte calo pari al 26% in confronto al 2019.
Il premio medio pagato era pari a 55,8 euro, in calo, sia rispetto all’anno precedente, sia al 2015 (quando ammontava rispettivamente a 58,9 e 66 euro). Le compagnie hanno però versato di più agli assicurati: il pagamento medio per sinistro è stato di 3.319 euro, in forte aumento a prezzi costanti sia rispetto al 2019 sia al 2015 (rispettivamente del 20,8% e del 31,4%).
…e meno visite specialiste
Nel ramo malattia i premi contabilizzati raccolti nel 2020 dalle 57 imprese operanti nel ramo malattia ammontano a 2.986 milioni di euro (8,9% sul totale dei premi danni, 48,5% di quelli del comparto salute), in calo rispetto al 2019 del 2,3%. Il trend di crescita della raccolta ha però registrato una battuta d’arresto.
I sinistri sono stati in totale 7.700.800 in drastica riduzione del 13,2% rispetto al 2019. Ma secondo gli esperti dell’Ivass, che hanno elaborato i dati, la significativa flessione del numero dei sinistri potrebbe dipendere soprattutto dalla tendenza degli assicurati a rinviare visite specialistiche durante la pandemia.
Il premio medio è stato pari a 120,5 euro, in riduzione sia rispetto al 2019 (154,1 euro), sia rispetto al 2015 (135,9 euro). Per ogni sinistro sono pagati in media 218 euro con un aumento dell’11,6% rispetto all’anno precedente. Al contrario rispetto al 2015, si è registrato un forte calo pari al 26,4%.
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