Quali sono i comportamenti che provocano più incidenti?
4 ott 2021 | 2 min di lettura
In aumento i sinistri correlati all’uso di alcol o droga
Il 2020 sia stato caratterizzato da un numero di incidenti molto inferiore rispetto agli anni passati, ma le misure restrittive non hanno cancellato i sinistri stradali.
Mentre la maggior parte dei lavoratori era bloccato in casa, alcune categorie sono state chiamate a spostarsi con maggior intensità e frenesia (ad esempio per le consegna a domicilio). È quindi cambiata la composizione dei sinistri.
Lo conferma l’Istat, analizzando le cause che hanno concorso a provocare gli incidenti. Preoccupa, in particolare, l’aumento in termini percentuali di sinistri correlati all’uso di alcol o droga.
I comportamenti scorretti
Il 40,2% degli incidenti (pari a 60.981 casi) è causato da distrazione, mancato rispetto delle precedenze e velocità eccessiva. Sono stati 13.148 i sinistri provocati dalla violazione di regole sulle distanze di sicurezza.
Difficile comprendere quanti incidenti siano davvero provocati dall’utilizzo di alcol o sostanze stupefacenti. Grazie ai dati dei Carabinieri e della Polizia Stradale si può avere un'idea piuttosto chiara: su un totale di 40.310 incidenti con lesioni, in almeno 3.692 casi uno dei conducenti coinvolti era in stato di ebbrezza e in 1.391 casi aveva fatto uso di stupefacenti.
In termini percentuali, quindi, gli incidenti correlati a droga e alcol sarebbero circa il 10% del totale. Una quota in aumento rispetto a quella del 2019.
L'impatto sulle assicurazioni
Per i conducenti che provocano un incidente in stato di ebbrezza o dopo aver assunto sostanze stupefacenti si apre anche il problema della copertura assicurativa.
Le polizze infatti spesso prevedono il diritto per l’assicurazione di rivalersi sul proprietario del mezzo qualora il conduce abbia cagionato un incidente in stato psicofisico alterato.
Sinistri: dove e come
Gli incidenti più diffusi sono stati quelli che hanno coinvolto due veicoli (91,6%). Più rari gli incidenti tra tre mezzi (6,5%) o più (1,9%). In un sinistro su dieci è stato investito almeno un pedone.
Dai dati emerge – senza molte sorprese – la lista dei punti più a rischio. Nelle strade extraurbane, i tratti rettilinei sono i più pericolosi. In ambito cittadino, invece, i punti più critici sono stati gli incroci, le curve e le rotatorie.
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