Quanto vale il mercato dell'Insurtech europeo

L'Insurtech cresce, come mai prima. Un'accelerazione ma non una fiammata, perché i prodotti e i servizi che intrecciano assicurazioni e tecnologia sono ancora (molto) lontani dal punto di saturazione.

Secondo un report di Dealroom e Mundi Ventures, le startup europee del settore valgono 23 miliardi di euro. Si fermavano a 4 miliardi nel 2016.

I record del 2021

La valorizzazione delle giovani società tecnologiche va di pari passo con gli investimenti dei venture capital.

Il 2021 è, di gran lunga, l'anno record: tra gennaio e maggio, le startup europee hanno attirato 1,8 miliardi di euro. Più di quanto abbiano ottenuto nell'intero 2019 (1,1 miliardi) e nel 2020 (1,2 miliardi).

Secondo la proiezione di Dealroom, il 2021 potrebbe chiudersi a quota 4,2 miliardi. Un balzo enorme, se si pensa che appena cinque anni fa gli investimenti erano attorno ai 100 milioni.

Il numero di operazioni

Il 2021 dovrebbe chiudersi con un record anche guardando al numero delle operazioni di investimento (detti “round” nel gergo dei venture capital) più corpose (oltre i 2 milioni): tra gennaio e maggio sono state già 34 e – prevede Dealroom – potrebbero essere 78 a fine anno.Erano state 65 nel 2019 e 64 nel 2020.

Il progresso molto più ampio degli investimenti rispetto al numero di round evidenzia un altro dato: aumenta la taglia media dei round, indicando un mercato dei capitali Insurtech sempre più solido.

I margini di crescita

Solido sì, ma non ancora maturo. L'Insurtech si muove infatti in un mercato globale (quello assicurativo) che vale 6 mila miliardi di dollari.

La transizione digitale di altri settori altrettanto imponenti (come finanza, mobilità e salute) è iniziata prima e attira molti più investimenti.

Ma l'Insurtech sta recuperando terreno grazie a un crescita più rapida: tra il 2016 e il 2020, gli investimenti globali sono quadruplicati, passando da 1,8 a 7,3 miliardi di dollari. Nello stesso periodo, quelli nelle startup del settore salute si sono moltiplicati di 2,6 volte; quelli della mobilità di 1,9 e quelli nel fintech di 1,4.